Quanti giocattoli sono finiti tra le nostre mani o quelle dei nostri figli? Un numero difficile da quantificare in maniera oggettiva ma che ci porta alla mente molti ricordi. Mi sorge però spontanea un’altra domanda: dove sono finiti tutti quei giocattoli?
Spesso ci si ostina a voler conservare tutto perché lo si lega ad una serie di memorie piacevoli, a volte non può essere così. Capita che i giocattoli si rompano, vadano cambiati o che i bambini perdano interesse in favore di qualcosa più nuovo ed appagante, portandoci a dover conferire questi oggetti da qualche parte. Il problema è che un giocattolo di plastica, non essendo un imballo, non può essere raccolto mediante la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica. Una soluzione è sicuramente l’iniziativa avviata dal Comune di Albairate. Nell’ecocentro del Comune di Albairate, grazie ad un accordo siglato dal Consorzio dei Navigli con alcuni riciclatori di plastiche dure che ne garantiscono il riciclo, è stato posizionato uno speciale container dove buttare le cosiddette plastiche dure, come i comuni giocattoli, ma ponendo una particolare attenzione per i giocattoli di plastica che funzionano con pile o con circuiti elettrici, che devono invece essere considerati Rifiuti da Apparecchiature Elettriche e Elettroniche (RAEE), i quali possono essere conferiti all’ecocentro in altri specifici contenitori. Questi flussi sono costantemente aumentati negli ultimi anni arrivando a raccogliere circa 33 t/anno di giocattoli (circa 7 kg/ab.anno), con un evidente vantaggio economico per gli stessi cittadini dato dal mancato conferimento agli inceneritori o nella frazione ingombranti, per i quali si sostengono alti costi di trasporto e di smaltimento mentre il recupero presso aziende specializzate avviene praticamente a costo zero.