Policoro: il sindaco Rocco Leone è trionfante: «Quando la mia amministrazione si è insediata eravamo al 12% di differenziata. Oggi siamo al 70%»
Il Comune jonico è il più riciclone della Basilicata, l’unico che non smaltisce i rifiuti solidi urbani in discarica. Tanto che è stato il solo ad essere escluso dall’ultimo decreto del presidente della Regione, Marcello Pitttella, dal conferire all’inceneritore “La Fenice”, di Melfi. Il sindaco Rocco Leone (FI) è trionfante: «Quando la mia amministrazione si è insediata eravamo al 12% di differenziata. Oggi siamo al 70%. Ed abbiamo eliminato la discarica. Siamo disponibili a mettere a disposizione il nostro modello per quanti vorranno seguirlo. La bellissima Basilicata può essere liberata dalle discariche».
Il “modello Policoro” di raccolta differenziata è basato su contenitori con microchip personalizzati consegnati a famiglie ed attività imprenditoriali. Ogni notte, domenica esclusa, i “produttori” lasciano i rifiuti, differenziati, davanti ai portoni per lo scarico da parte della ditta incaricata.
«Così – ha spiegato il primo cittadino – noi raccogliamo l’umido e lo portiamo a Ginosa, dato che in Basilicata non c’è un centro per la trasformazione in compost. Se in discarica ci costava 180 euro a tonnellata, in Puglia 100. In campagna, poi, abbiamo ridotto la tassa del 33% per chi non consegna l’umido. I coltivatori si fanno il compost da se. Carta, cartone, plastica, li portiamo al Conai di Altamura, recuperando un po’ di soldi. Come per il vetro che conferiamo al consorzio Corepo di Trani. Ci fossero centri raccolta in regione risparmieremmo sui trasporti. Purtroppo, manca da noi un piano per il conferimento dei rifiuti differenziati. I metalli, ma sono poca roba, li mandiamo ad un centro di Ferrandina compensando lo smaltimento di rifiuti ingombranti e carcasse di elettrodomestici».
L’indifferenziato, allora, non esiste più a Policoro? «Esiste – ha risposto il nostro interlocutore – ma, essendo un indifferenziato pulito, privo di inquinanti, lo conferiamo, sempre a Ferrandina, ad un centro a circuito energetico che lo trasforma in ecoballe. Paghiamo 160 euro a tonnellata e non 180 come in discarica». Insomma, il risparmio è assicurato anche per i cittadini in abbinamento alla tutela dell’ambiente. Policoro aspetta il premio di comune riciclone da Legambiente. Leone: «È la nostra risposta ai tuttologi e ai maestri di iattura. Quando si lavora con competenza e onestà intellettuale il tempo è maestro e la verità esce allo scoperto».
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno