ARERA ha avviato una consultazione pubblica che preannuncia un possibile rinvio dell’erogazione del Bonus sociale rifiuti al 2026, pur confermando l’introduzione della componente perequativa UR3 a partire dal 2025. Questa decisione, contenuta nel documento 240/2025/R/rif, è frutto della consapevolezza che i tempi tecnici necessari per completare le procedure di trasmissione e verifica dei dati non permettono un’attivazione pienamente operativa del bonus già per quest’anno. Infatti, i dati dovranno passare da INPS a SII, poi a SGAte e infine ai gestori, seguendo un meccanismo automatizzato che è ancora in fase di rodaggio.
Nonostante questo slittamento, ARERA ha previsto che la quota UR3 di 6 euro per utenza venga comunque applicata già quest’anno nelle bollette TARI. Questa componente andrà a costituire un fondo nazionale, gestito da CSEA, con l’obiettivo di garantire la copertura finanziaria dell’agevolazione non appena entrerà in vigore. In altre parole, i cittadini inizieranno a contribuire nel 2025, ma potranno beneficiare concretamente del bonus solo l’anno successivo. Si tratta di una soluzione che permette di preparare il terreno in modo ordinato, evitando pressioni improvvise sul sistema tariffario.
Per i Comuni e i gestori, questo significa dover inserire UR3 nelle bollette del 2025, anche se lo sconto per gli utenti aventi diritto non sarà ancora attivato. Sarà fondamentale adottare fin da subito strumenti di comunicazione chiari e trasparenti, capaci di spiegare agli utenti perché stanno pagando una componente il cui beneficio sarà differito. La credibilità dell’intero meccanismo dipenderà anche da questo: costruire fiducia attraverso una comunicazione puntuale e accessibile.
In parallelo, sarà fondamentale aggiornare i sistemi gestionali e informatici, in modo che, una volta completata la fase di consultazione e approvazione finale, il bonus possa essere erogato automaticamente a chi ne ha diritto. L’intero processo richiederà un coordinamento tra vari attori – INPS, SII, SGAte, Comuni e gestori – e comporterà un notevole sforzo di collaborazione e standardizzazione.
ARERA ha stabilito che la delibera definitiva sarà approvata entro luglio 2025, dando così il via alla fase operativa per l’applicazione effettiva del bonus nel 2026. Le amministrazioni comunali sono quindi invitate a prepararsi fin da ora, aggiornando i regolamenti TARI, adattando gli strumenti di rendicontazione e collaborando con i soggetti coinvolti per garantire una transizione fluida.
Il Bonus sociale rifiuti è uno strumento di equità che, se implementato correttamente, potrà aiutare a ridurre le disuguaglianze tra gli utenti e a sostenere le famiglie più vulnerabili, seguendo il principio “chi più ha, più contribuisce”. Anche se l’entrata in vigore dell’agevolazione è posticipata di un anno, i preparativi sono già in corso: un passo intermedio necessario per assicurare che il beneficio venga erogato in modo efficiente, automatico e strutturato, evitando blocchi o malfunzionamenti.