Riuso e riciclo, è operativo il consorzio di FederlegnoArredo per gestire il fine vita dei mobili

Annunciato già a giugno, il soggetto è presieduto dal presidente della federazione, Claudio Feltrin. Gava (MASE): “Iniziativa fondamentale”. Parte un progetto sperimentale

Il consorzio di FederlegnoArredo (FLA) nato per gestire il fine vita dei mobili è operativo: si chiama “Consorzio Nazionale Sistema Arredo”. Annunciato già a giugno durante l’assemblea annuale della federazione delle imprese italiane del legno e del mobilio, con la benedizione della viceministro all’Ambiente Vannia Gava, precorre i tempi, visto che di un sistema di responsabilità estesa del produttore per i mobili (il meccanismo che garantisce la gestione corretta dei mobili di cui i consumatori si liberano, in inglese Extended Producer Responbility- EPR) è lungi da venire in Italia, anche se sempre Gava ha detto chiaramente che al ministero si lavora su questo tema.

“Mi congratulo con FederlegnoArredo e le aziende aderenti per l’impegno nella nascita del Consorzio Nazionale Sistema Arredo”, afferma la viceministro all’Ambiente e Sicurezza Energetica Vannia. Che plaude ad “un’iniziativa fondamentale, frutto di un percorso che abbiamo condiviso sin dall’inizio, per affrontare il tema del fine vita dei prodotti e promuovere una reale economia circolare, in cui la responsabilità del produttore diventa un’opportunità strategica. Il MASE c’è”.

15 le imprese che hanno già aderito

Sono 15 le imprese e hanno già aderito al Consorzio Nazionale Sistema Arredo. L’associazione non dice quali, ma fa sapere che rappresentano un valore complessivo che supera i due miliardi di euro di fatturato, e che rappresentano tutto il Paese: 5 dei vari distretti della Lombardia, altre 5 da Veneto e Friuli, 4 dal Centro Italia e una dal sud.  Ma “proprio in questi giorni si stanno perfezionando altre importanti adesioni che andranno ad ampliare la rosa dei soci fondatori”, spiga una nota. In cui si precisa che “l’obiettivo del Consorzio è supportare il settore nella piena transizione green, consentendo alle aziende di farsi trovare pronte a una possibile futura implementazione della responsabilità estesa del produttore da parte del legislatore”.

L’investimento che il settore arredo sta facendo sul consorzio e sulla circolarità è testimoniato dal fatto che a presiedere il Consorzio è Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, che insieme a Maria Porro, presidente di Assarredo, e Roberto Pompa del consiglio di presidenza di Assarredo, compongono il Cda.

FederlegnoArredo, sottolinea la nota della federazione, “si fa così interprete e allo stesso tempo anticipatrice di un cambiamento epocale che l’EPR porterà con sé, trasformando un possibile obbligo di legge, in un’opportunità strategica. Un progetto che ambisce a dare una risposta concreta a un cambio di paradigma nel concetto di responsabilità estesa del produttore nella gestione dei rifiuti”.

“Il Consorzio Nazionale Sistema Arredo ci consentirà di accelerare i traguardi di sostenibilità dell’intero comparto e di rinnovare le strategie di tutta la filiera dell’arredamento, che miri non solo alla gestione dei rifiuti ma anche all’attivazione di un sistema di riuso, che prolunghi quanto più possibile la vita e la valorizzazione dei prodotti, come indirizzato dal Green Deal. Si tratta – spiega Maria Porro, presidente Assarredo – di un passo importantissimo che testimonia come il settore, da sempre anticipatore dei tempi, abbia deciso di mettersi in gioco, con un approccio che parte dal basso e cogliendo l’opportunità di creare un modello produttivo sempre più circolare.

Il Consorzio, spiega FLA, potrà essere operativo su tutto il territorio nazionale, “garantendo il ritiro, la raccolta, il recupero e il riciclo di rifiuti di mobili e altri prodotti di arredo, nonché il riutilizzo degli stessi, accelerando la transizione verso l’economia circolare”.

La collaborazione tra imprese e Ministero dell’ambiente

Come EconomiaCircolare.com  ha già raccontato, il progetto del consorzio va a braccetto con la collaborazione col MASE: “Con la sottoscrizione delle nostre aziende, il Consorzio volontario ha preso forma e siamo già operativi, insieme alla cabina di regia e al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, per analizzare in dettaglio le condizioni di funzionamento di un possibile regime EPR per il settore arredo. Fondamentale in tal senso – spiega  Feltrin – proprio la collaborazione con il Ministero con cui siamo al lavoro per stipulare, come indicato dallo stesso Dicastero, un Accordo di Programma che ci autorizzi ad esplorare in concreto le soluzioni e le convenzioni che il regime EPR potrebbe attivare con tutti i soggetti della filiera”.

Sull’accordo di programma nessun dettaglio, se si escludono le parole della viceministro Gava, che nei mesi scorsi ha parlato di “un progetto sperimentale, con un accordo di programma, che possa gettare le basi per un nuovo EPR in un settore chiave per il Made in Italy”. Insomma, sembra chiarisce il ministero, questo progetto servirà al MASE per scrivere al meglio le norme per il futuro l’EPR mobili. E Feltrin conferma: “l nostro impegno – chiarisce – è volto a fornire al MASE un utile contributo ai fini della definizione del sistema che si candida ad assumere la responsabilità finanziaria e organizzativa della gestione della fase del ciclo di vita in cui i prodotti degli associati diventano rifiuti, promuovendo al contempo attività di prevenzione e riutilizzo e migliorando la sostenibilità dei singoli prodotti e della filiera industriale nel suo complesso”.

Fonte: EconomiaCircolare.com

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