Lo scorso 19 aprile si è tenuta nel Castello di Cortanze (AT) la periodica riunione del Comitato Scientifica di ESPER Società Benefit. E’ stato innanzitutto dato il benvenuto ai nuovi membri, Alfonso Cauteruccio, Presidente dell’Associazione Greenaccord Onlus, Rossano Ercolini, Presidente Zero Waste Italy, e Beppe Rovera, giornalista e conduttore della trasmissione di Raitre nazionale “Ambiente Italia”.
La riunione è poi iniziata con l’illustrazione da parte del direttore generale, Attilio Tornavacca, delle attività non a scopo di lucro operate da ESPER quale società benefit nonché delle problematiche che caratterizzano attualmente il settore della gestione dei rifiuti in Italia. Un’attività di cui ESPER è particolarmente fiera è quella condotta con il supporto dei Pareri Pro Veritate dell’Avv. Caliendo in merito alla corretta revisione dei canoni con cui sono stati determinati risparmi di alcune decine di milioni di euro a favore dei Comuni che si trovavano a dover subire ingiustificati aumenti dei canoni d’appalto che poi si riflettevano sulla TARI. Anche il TAR Sardegna e poi il TAR Puglia hanno poi confermato la corretta interpretazione della normativa sulla etero integrazione dei contratti da parte di ESPER.
A tutti i componenti del Comitato Scientifica è stata inoltre inviata la bozza di un nuovo volume di approfondimento in cui sono state illustrate le possibili azioni sinergiche con cui è possibile contrastare il fenomeno dell’abbandono di rifiuti (anche con l’illustrazione di esempi concreti di azioni già attuate in alcuni comuni). La prof. Maria Rosa Ronzoni ha però chiesto di approfondire le specifiche azioni da attuare nei contesti ad elevata vocazione turistica in cui il tema del decoro urbano è particolarmente importante. Tale proposta è stata quindi accolta all’unanimità dai membri del Comitato ed ESPER si è impegnata ad integrare in tal senso il volume che potrà essere a breve pubblicato e diffuso gratuitamente in occasione del ventennale dalla data di fondazione di ESPER.
Per quanto riguarda le attività di studio e divulgazione di buone pratiche il DG ha citato, ad esempio, la collaborazione in atto con l’Associazione Zero Waste Italy con cui è stato sviluppato uno studio sulla dispersione di rifiuti in mare e sulle attività di riduzione dell’impatto ambientale della imbarcazioni da diporto che possono essere attuate nelle imbarcazioni grazie alla diffusione dell’adesione volontaria al decalogo di specifiche attività individuate ed illustrate da ESPER in tale studio. Il Dott. Tornavacca ha poi evidenziato che, in collaborazione con l’Associazione Zero Waste Italy, sono state promosse varie iniziative per la diffusione delle informazioni relative al danno patito dai cittadini italiani a causa del mancato reale adempimento in Italia dell’obbligo di rimborsare ai Comuni italiani almeno l’80% dei costi di raccolta differenziata degli imballaggi da parte dei produttori di imballaggi usa e getta. A fronte della mancata attuazione e corretto recepimento della suddetta direttiva l’Unione Europea ha infatti nel luglio del 2024 la procedura infrazione (INFR(2024)2097) e l’Italia ha inoltre pagato nel 2023 ben 855 milioni di euro di sovra tassa in relazione al mancato raggiungimento degli obiettivi minimi di riciclaggio degli imballaggi in plastica.
Il dott. Enzo Favoino, Coordinatore del Comitato Scientifico di Zero Waste Europe, ha poi rammentato che nel 2023 solo l’Italia ha votato contro le nuove norme europee che introducono obiettivi vincolanti per la riduzione degli imballaggi usa e getta ed ha poi evidenziato che le politiche europee a favore dell’economia circolare non sono un omaggio alla cultura ambientalista, ma un fattore di sopravvivenza poiché risultano indispensabili per l’improcrastinabile efficientamento di un sistema industriale produttivo che è ancora tecnologicamente forte ma risulta poverissimo di materie prime importando oltre il 60% delle materie prime da nazioni extra-UE. Secondo la Prof. Pinuccia Montanari i comuni dovrebbero quindi definire ed attuare uno specifico Piano per la prevenzione dei rifiuti sul modello di quello approvato a Genova quando ricopriva il ruolo di Assessore all’Ambiente.
Il Prof. Luca Mercalli è quindi intervenuto per evidenziare che risulterebbe molto utili poter disporre di dossier specifici e sintetici sui singoli argomenti oggetto di dibattito pubblico con i dati che con cui poter smentire le fake news che invece attualmente vengono diffuse senza alcun contraddittorio. Enzo Favoino, quale esempio concreto delle informazioni semplici e chiare che possono essere diffuse per far comprendere l’assurdità delle attuali politiche in tema di gestione degli imballaggi usa e getta, ha evidenziato che, attraverso la campagna nazionale “A buon rendere – molto più di un vuoto”, è stato diffuso uno studio con cui è stato dimostrato che i benefici derivanti dalla possibile introduzione anche in Italia del deposito cauzionale sono superiori ai costi grazie al maggior tasso di riciclaggio degli imballaggi in plastica (che determinerebbe un risparmio di 108 milioni di euro) ed alla minore dispersione di imballaggi nell’ambiente (che contribuisce al “littering”) per un ulteriore valore di almeno 30 milioni di euro. Anche i costi operativi della raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, metallo e vetro potrebbero ridursi complessivamente di 42,1 milioni di euro.
Anche Igor Staglianò ha quindi espresso la sua condivisione in merito alla proposta di Luca Mercalli per dimostrare che alcuni comportamenti virtuosi, quali l’introduzione anche in Italia del deposito cauzionale, possono conciliarsi efficacemente anche con l’esigenza di ridurre i costi a carico dei cittadini.
È quindi intervenuto il Prof. Angelo Tartaglia per evidenziare che sarebbe importante predisporre un dossier anche sul tema dell’incenerimento e del corretto trattamento delle ceneri che è un tema molto attuale a fronte dei molti progetti di nuovi impianti o di ampliamenti in itinere.
Anche per riassumere quanto emerso è poi intervenuto Alfonso Cauteruccio, Presidente Greenaccord Onlus, proponendo di concentrare l’attenzione su quattro temi che destano molto interesse tra i cittadini:
- Ciò che tocca la salute (e quindi il tema dei rischi sanitari correlati all’assunzione delle micro e nano plastiche negli organismi viventi oppure il tema dei rischi correlati alla proliferazione degli inceneritori);
- Ciò che tocca il portafoglio, quindi l’economia (e quindi il tema dei possibili risparmi innovando l’attuale modalità di gestione nazionale degli imballaggi per renderla davvero coerente con la direttiva 851/2018 ed evitare di dover continuare a far pagare ai cittadini italiani la Tassa europea di 855 milioni all’anno per il mancato rispetto degli obiettivi di riciclaggio della plastica);
- Ciò che tocca il decoro (e quindi il tema del contrasto al littering, cioè all’abbandono dei rifiuti, anche grazie alla diffusione del volume sul tale tema ma anche di un dossier sintetico);
- Ciò che tocca la bellezza che è un tema correlato anche al tema del decoro (evitando quindi la proliferazione di contenitori stradali “smart” che deturpano il paesaggio urbano).
Ha poi concluso l’incontro il Prof. Gianfranco Amendola evidenziando che si tratta in sintesi di operare con la realizzazione e diffusione di tali dossier per smentire la tesi sempre più diffusa secondo cui l’ecologia è un lusso per i tempi di vacche grasse e, di conseguenza, attualmente si dovrebbe tutelare l’ambiente solamente se tali azioni non sono in contrasto con l’esigenza prioritaria di garantire ad ogni costo il profitto economico delle imprese. Si deve invece dimostrare che la tutela della salute e dell’ambiente conviene a tutti ed è l’unico modo per tutelare davvero gli interessi di tutti i cittadini e quelli delle generazioni future.