Obbligo dei sistemi di monitoraggio degli angoli ciechi sui mezzi di nuova immatricolazione: quando l’obbligo di retrofit?

Estratto dall’articolo a cura dell’ingegner Leonardo Brandas, ESPER in uscita sul prossimo numero di GSA Igiene Urbana

Dal 7 luglio 2024, i veicoli di nuova immatricolazione per la raccolta dei rifiuti devono essere dotati di sistemi di monitoraggio degli angoli ciechi, come stabilito dal Regolamento UE 2019/2144. Tuttavia, non esiste ancora un obbligo per i veicoli immatricolati prima di questa data di dotarsi di sistemi retrofit, nonostante la loro importanza per prevenire incidenti.

La normativa di riferimento include il T.U. Ambientale (D.lgs. 152/2006) e il T.U. sulla sicurezza sul lavoro (D.lgs. 81/2008). Quest’ultimo ha introdotto un approccio dinamico alla prevenzione, con un maggiore coinvolgimento dei lavoratori nella gestione della sicurezza. Tuttavia, il numero di incidenti nel settore dell’igiene urbana, soprattutto nella movimentazione dei rifiuti, rimane elevato. Secondo l’INAIL, l’Italia si colloca ai primi posti in Europa per incidenti mortali sul lavoro.

Le misure di sicurezza nel settore possono essere suddivise in attive e passive. Le prime includono l’uso di DPI, la formazione del personale e la manutenzione dei mezzi, mentre le seconde riguardano interventi strutturali e organizzativi che riducono i rischi senza agire direttamente sui lavoratori. Nonostante queste misure, sono ancora frequenti incidenti legati agli angoli ciechi dei veicoli, come dimostrano diversi casi avvenuti nel 2024.

Necessità di sistemi retrofit

Come società operante nel settore dell’igiene urbana, ESPER ritiene fondamentale richiamare l’attenzione sulla necessità di adottare sistemi retrofit per i mezzi già in circolazione. Diversi studi, tra cui uno condotto dal gruppo MOVING dell’Università di Firenze, dimostrano che l’adozione di questi sistemi potrebbe ridurre significativamente il numero di vittime ogni anno, con un risparmio economico notevole. Si stima che l’introduzione di sistemi di monitoraggio degli angoli ciechi sui veicoli pesanti potrebbe salvare circa 25 vite all’anno e far risparmiare fino a 130 milioni di euro in costi associati agli incidenti. Attualmente, sul mercato sono disponibili vari sistemi di retrofit a prezzi accessibili, e alcune compagnie assicurative offrono sconti consistenti sui premi per i mezzi che adottano tali dispositivi.

Cosa ci aspettiamo per il futuro?

ESPER auspica che le autorità competenti, come ARERA, introducano presto un obbligo di retrofit per i mezzi immatricolati prima del 7 luglio 2024. Questa misura, a fronte di un investimento relativamente modesto, potrebbe non solo salvare vite umane, ma anche evitare complicazioni legali e risvolti penali per le società coinvolte in incidenti.. Un’ulteriore novità in tema di sicurezza è l’introduzione della “Patente a crediti per la sicurezza nei cantieri”, prevista dal D.L. 19/2024 e convertita nella Legge 56/2024. A partire dal 1° ottobre 2024, tutte le imprese operanti nei cantieri temporanei o mobili dovranno essere in possesso di una patente a punti con un punteggio iniziale di 30 crediti. Solo le imprese che manterranno almeno 15 crediti potranno continuare a operare, mentre chi scenderà sotto tale soglia subirà limitazioni fino alla sospensione totale dell’attività. Questo sistema premia le imprese più virtuose e rappresenta un passo avanti per migliorare la sicurezza nei cantieri.

L’adozione di queste soluzioni potrebbe migliorare significativamente la sicurezza nel settore dell’igiene urbana, riducendo il numero di incidenti e salvando vite.

Per leggere l’articolo completo vi invitiamo a consultare il numero in uscita sul sito di GSA Igiene Urbana

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