Nuove norme UE in fase di studio per ridurre sprechi tessili ed alimentari

Il Parlamento europeo ha recentemente adottato una serie di nuove normative volte a contrastare gli sprechi alimentari e a promuovere il riciclo dei rifiuti tessili entro il 2030. Queste misure, inserite nell’ambito dell’economia circolare, mirano a affrontare il problema della produzione e dello smaltimento eccessivo di rifiuti nell’Unione europea.

L’UE genera ogni anno circa 60 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari, corrispondenti a una media di 131 kg per singola persona, e ben 12,6 milioni di tonnellate di rifiuti tessili. Questi dati mettono in luce l’importanza di adottare provvedimenti concreti per ridurre gli sprechi e mitigare l’impatto ambientale.

La commissione per l’ambiente del Parlamento europeo ha recentemente approvato una posizione sulla proposta di revisione della direttiva quadro sui rifiuti, con l’obiettivo di prevenire e ridurre gli sprechi alimentari e tessili in tutta l’UE. La relatrice, Anna Zalewska, ha evidenziato l’importanza di promuovere soluzioni mirate per ridurre gli sprechi alimentari, come la valorizzazione della frutta e della verdura “brutta” e la chiarezza nelle pratiche di mercato.

Per quanto riguarda i rifiuti tessili, si propone di ampliare la gamma di prodotti considerati, includendo anche articoli non destinati all’uso domestico, come tappeti e materassi. Inoltre, si auspica l’adozione di obiettivi più ambiziosi per la riduzione dei rifiuti tessili entro il 2030, con un controllo più rigoroso sull’esportazione dei tessili usati.

Gli eurodeputati mirano a rafforzare gli obiettivi vincolanti di riduzione dei rifiuti, puntando a significative riduzioni nella trasformazione e produzione alimentare e nella vendita al dettaglio. Si prevede che gli Stati membri dell’UE dovranno garantire il raggiungimento di tali obiettivi a livello nazionale entro il 2030.

Inoltre, si propone l’istituzione di regimi di responsabilità estesa del produttore (EPR) per i prodotti tessili, che coprirebbero i costi per la raccolta differenziata, la selezione e il riciclo. Gli Stati membri dovrebbero attuare questi regimi entro 18 mesi dall’entrata in vigore della direttiva.

Le nuove norme, se adottate, rappresenteranno un importante passo avanti nella lotta agli sprechi alimentari e nella promozione del riciclo dei rifiuti tessili nell’UE. La votazione sulla posizione del Parlamento europeo è prevista durante la sessione plenaria, mentre il dossier sarà seguito dal nuovo Parlamento dopo le elezioni europee del giugno prossimo.

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