Il lancio del progetto europeo “ERIC” consente alle autorità locali di prevenire la produzione di rifiuti di plastica. Tre comuni italiani aderiscono

È stato lanciato un nuovo progetto a livello europeo che mira a fornire alle città maggiori strumenti e conoscenze per prevenire l’aumento dei rifiuti di plastica.

Elevating Reuse In Cities (ERIC) è un nuovo progetto, finanziato dal Plastics Solutions Fund, che mira a mettere i comuni europei in condizione di ridurre la produzione di rifiuti di plastica.

Guidato da 10 organizzazioni membri di Zero Waste Europe, una rete ambientale con sede a Bruxelles, il progetto si concentra sulla formazione delle organizzazioni locali affinché diventino specialiste nei sistemi di riutilizzo e progettino piani efficaci di prevenzione della plastica rivolti a eventi, spazi pubblici ed edifici, nonché alle politiche di approvvigionamento.

Tra le città che partecipano al progetto, composto da 28 città, figurano Zagabria (Croazia), Nicosia (Cipro), Bled (Slovenia) e Lione (Francia).

ERIC sottolinea l’urgente necessità di trovare modi efficaci per ridurre la nostra dipendenza dagli articoli monouso e in particolare dalla plastica, che è uno dei principali fattori che determinano il nostro attuale sfruttamento e l’inquinamento delle risorse naturali della Terra.

In Croazia, le pratiche ingannevoli delle aziende di riciclaggio sottolineano la necessità di un’azione urgente per ridurre i rifiuti di plastica.

Marko Košak, coordinatore della rete Zero Waste Croatia, dichiara: “L’inquinamento dovuto alla plastica in Croazia è uno dei maggiori problemi sociali e ambientali. Lo dimostrano gli incendi che scoppiano frequentemente nelle fabbriche che si suppone si occupino di riciclaggio della plastica, ma in realtà i loro cortili sono discariche di plastica che ‘accidentalmente’ prendono fuoco di tanto in tanto, riducendo i loro costi e mostrando falsamente che la plastica viene riciclata”.

La situazione costa cara anche alle città e ai comuni che appaltano alle stesse aziende di plastica i servizi di raccolta. “Questo”, dice Košak, “ci spinge a lavorare, attraverso il progetto ERIC, con la capitale di Zagabria su una strategia per ridurre drasticamente la quantità di rifiuti di plastica prodotti”.

A questo sentimento fa eco Patrizia Lo Sciuto, vicepresidente di Zero Waste Italy e rappresentante del progetto ERIC in Sicilia. “Sembra molto difficile rinunciare alla plastica”, osserva Lo Sciuto, “ma non possiamo ignorare la necessità impellente di affrontare questa crisi. I rifiuti di plastica, in particolare quelli monouso, se abbandonati devastano i nostri mari. Il progetto ERIC rappresenta un’opportunità ambiziosa per avere un impatto sostanziale”.

I sindaci di tutta Italia hanno espresso il loro sostegno al progetto ERIC come mezzo per combattere l’inquinamento da plastica. Giorgio Del Ghingaro, sindaco di Viareggio, Edoardo Prestanti di Carmignano e Francesco Gruppuso di Calatafimi Segesta hanno espresso il loro impegno ad adottare misure preventive e a ridurre l’uso della plastica nei loro comuni.

È stato mostrato anche molto Interesse da parte del presidente della SRR Trapani Nord, Massimo Fundarò, nell’integrare il piano di prevenzione della plastica al piano di gestione rifiuti dell’SRR.

Del Ghingaro dichiara: “Come primo sindaco in Italia ad adottare la strategia dei Comuni a Rifiuti Zero a Capannori nel 2007, credo che non ci sia più tempo da perdere. Accogliamo con piacere la proposta di aderire al progetto ERIC”.

Nel corso di due anni, le città partecipanti a ERIC creeranno piani di prevenzione della plastica a livello locale e mobiliteranno le loro comunità intorno ad azioni ambiziose per introdurre modelli di riutilizzo degli imballaggi che prevengano i rifiuti di plastica.

Per ulteriori informazioni sul progetto, visitare il sito web di Zero Waste Cities.

Leggi il comunicato stampa in inglese QUI

Fonte: ZeroWasteItaly

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