Progetto Furious: nuovi materiali al posto della plastica

Il progetto Furious, coordinato dalla professoressa Debora Puglia dell’Università degli Studi di Perugia, ha vinto un finanziamento di 4 milioni di euro nell’ambito del bando HORIZON-JU-CBE-2022-R-01 promosso dal CBE JU (Circular Bio-based Europe Joint Undertaking). Il progetto mira a sviluppare nuovi polimeri biologici a base di acido 2,5-furandicarbossilico (FDCA) per sostituire le plastiche tradizionali in settori applicativi in cui le bioplastiche non riescono a soddisfare i requisiti tecnici necessari o dove le plastiche di origine fossile sono ancora ampiamente utilizzate.

In particolare, Furious si concentrerà sulla produzione di materiali innovativi destinati agli imballaggi per dispositivi biomedicali ed elettronici, al settore automobilistico e ai dispositivi subacquei. Gli obiettivi del progetto includono la verifica delle proprietà dei materiali FURIOUS, come la resistenza alla sterilizzazione, all’invecchiamento UV e alla vegetazione, nonché la loro processabilità attraverso diverse tecnologie, come la stampa 3D e la stereolitografia. Inoltre, verrà studiata la riciclabilità meccanica ed enzimatica dei nuovi polimeri a base di furano.

Il progetto, della durata di quattro anni, coinvolge 15 partner, tra cui atenei e aziende come l’Università di Bologna, la Stora Enso OY, la Lci Italy Srl e l’Evologics GmbH. L’obiettivo finale è quello di sviluppare soluzioni monomateriale innovative e sostenibili per il mercato, promuovendo industrie nell’ambito dell’economia circolare a base biologica e contribuendo alla riduzione dell’utilizzo di plastiche tradizionali.


A cura di Andrea Tornavacca, ESPER

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