Un miliardo di euro in meno: è questo l’impatto economico del lockdown di primavera sull’industria dei rifiuti speciali. Il dato è stato calcolato dal WAS – Waste Strategy, il think tank sull’industria dei rifiuti e il riciclo di Althesys.
Gli economisti ipotizzano che si siano persi, nel complesso, due mesi lavorativi tra fermo e ripartenza, con un calo compreso tra i 4,2 e i 4,8 milioni di tonnellate di rifiuti speciali solo nelle tre regioni più colpite: Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Di segno opposto l’andamento dei rifiuti sanitari, nicchia di mercato assai più piccola e redditizia.
Per i rifiuti urbani è previsto un calo, conseguente alla contrazione dei consumi: ipotizzando una riduzione del Pil nazionale tra il 6% e 8% su base annua, la minor produzione di RU potrebbe arrivare fino a 2 milioni e mezzo di tonnellate. (ANSA)