Cresce la raccolta differenziata a Ragusa e lo fa con aumenti che la pongono ai primissimi posti in Italia. Le rilevazioni di gennaio, infatti, si assestano a quota 74,62%, con una crescita del 5,3% rispetto alle rilevazioni dello scorso ottobre. La crescita percentuale ha un che di clamoroso: la media del 2017 era infatti inferiore al 20%. Nel gennaio 2018 la percentuale di RD era pari al 23%, a maggio si toccava appena quota 26%. Solo sei mesi dopo si è arrivati al 74%, una crescita del 300% in un semestre. Se nel gennaio 2018 il Comune ha dovuto farsi carico dei pagamenti per lo smaltimento di poco meno di 2400 tonnellate di rifiuti indifferenziati, a distanza di 12 mesi le tonnellate di rifiuti da mandare a smaltimento sono state 750.
“E’ un dato – commenta il sindaco Peppe Cassì – che premia l’impegno dei ragusani, che hanno dimostrato di sapersi adattare al sistema di differenziata spinta, considerato il più efficiente dalla comunità di esperti, prima e meglio di molti altri Comuni. A dare soddisfazione a tutta la nostra comunità non è solo la percentuale complessiva del 74,62%, veramente alta, ma la quota di crescita trimestrale del +5,3%: come è noto, saltare in alto fino a due metri è difficile, ma da lì in poi ogni miglioramento, anche di centimetri, è ancora più arduo. Per questo il risultato di Ragusa è veramente straordinario e va correlato ai controlli serrati che abbiamo avviato proprio da novembre, dando un forte giro di vite all’inciviltà e spingendo decine di cittadini ogni settimana a regolarizzare la propria posizione.”
“Ma l’impegno – prosegue il primo cittadino – non è certo concluso e l’asticella può essere ulteriormente alzata andando a incidere su quella sacca di irresponsabili che ancora non si attiene alle regole. Lo faremo con l’istallazione di altre 50 telecamere circa in luoghi strategici, con controlli nelle strade provinciali di nostra competenza e agli operatori di pulizia, con la possibilità di ritirare il kit beneficiando dell’esenzione Tari per le fasce più in difficoltà. Resto convinto però che l’educazione sia la soluzione più efficace: anche i più refrattari non potranno che rassegnarsi al fatto che è più semplice lasciare un mastello sotto casa piuttosto che rischiare sanzioni abbandonando rifiuti nel cuore della notte o caricandoli in auto per kilometri.”
La percentuale è di tutto rispetto, ma Legambiente segnala come la scarsa informazione possa diventare causa di deficit nella qualità della raccolta.
L’amministrazione è dunque pronta a scendere direttamente in campo: “Stiamo lavorando per mettere in atto un’azione simbolica – spiega Sergio Schininà, assessore all’Ambiente – e cioè quella che un gruppo di Consiglieri, insieme allo stesso primo cittadino e i membri della Giunta, siano impegnati in prima persona in attività di pulizia in alcuni punti critici come, per esempio, la strada che conduce al Castello di Donnafugata o in alcune vie di Marina di Ragusa. L’Amministrazione Cassì intende dare il buon esempio e non vogliamo che si tratti di un’iniziativa sporadica, ma di un appuntamento ripetuto e programmata nel tempo. Durante queste iniziative, inoltre, coglieremo l’occasione per effettuare dei sopralluoghi e verificare di persona i diversi problemi di natura ambientale che si verificano nel nostro vasto territorio comunale. Organizzeremo inoltre di alcune giornate informative sulla raccolta differenziata rivolte agli alunni delle scuole elementari e medie. Tramite il coinvolgimento diretto dei più giovani, contribuendo alla formazione della loro coscienza civica ed ecologica, si tenterà di correggere, se ce ne fosse bisogno, i comportamenti errati degli adulti. Insieme all’Ati studieremo nei prossimi giorni le modalità con le quali queste giornate dovranno svolgersi e immaginiamo che si potranno tenere già all’inizio della prossima primavera”.
“Siamo convinti – conclude Schininà – che l’educazione ambientale, il rispetto del territorio e l’abitudine alla raccolta differenziata, che comunque a Ragusa sta toccando punti percentuali elevatissimi, possano essere sostenuti anche da questo genere di iniziative nelle quali, in futuro, prevediamo di coinvolgere anche i cittadini e le associazioni ambientaliste”.