Cattolica è uno dei principali centri turistici della costiera Romagnola. Nota anche come la “Regina dell’Adriatico” ospita ogni anno un numero impressionante di turisti: nel 2018 oltre 1.800.000 secondo Confartigianato locale. Numeri impressionanti se si paragonano ai 16.800 residenti.
Ma Cattolica non è solo turismo e turisti: da qualche tempo è anche eccellenza nella raccolta e nella gestione dei rifiuti. In due anni la percentuale di raccolta differenziata è schizzata oltre all’80% e i cittadini hanno visto calare i costi in bolletta. Il merito va ai cittadini, certo, ma anche all’amministrazione che ha intrapreso, con il supporto tecnico di ESPER, un percorso che non ha lesinato difficoltà.
Ne parliamo con il Sindaco di Cattolica, Mariano Gennari, e con l’Assessore competente Lucio Filippini.
La vostra amministrazione si è insediata nel 2016. Qual era la situazione di partenza? Quale modalità di raccolta e quali le prestazioni ambientali?
Gennari: “Il nostro Comune, come tutti quelli della riviera di Rimini è tagliato in due dalla ferrovia. Quando siamo partiti, c’era già la raccolta porta a porta, tranne che per l’umido, nella zona mare dove ci sono per lo più attività ricettive e commerciali. Nella zona a monte della ferrovia, che è molto ampia e che corrisponde con quella residenziale, c’erano i cassonetti stradali e non c’era la raccolta dell’umido. Nel 2016 eravamo al 56% di raccolta differenziata”.
Che scelte avete fatto? Quale modello di raccolta e quali risultati avete raggiunto?
Gennari: “Nel corso di un appuntamento della Scuola di Altra Amministrazione dell’Associazione Comuni Virtuosi abbiamo incontrato Ezio Orzes, allora assessore del Comune di Ponte nelle Alpi. L’esperienza di Ponte ci ha colpito. Noi avevamo nel programma politico di arrivare all’estensione del porta a porta su tutto il territorio e all’applicazione della tariffa puntuale. Ci siamo confrontati con Orzes e con ESPER di cui era collaboratore e abbiamo preso coraggio, con l’accordo che ESPER ci avrebbe preso per mano ed accompagnato in questo percorso, in particolare nei rapporti con Hera il gestore del servizio di raccolta. Abbiamo fatto un disegno di ciò che volevamo e abbiamo dato il via ad un ciclo di incontri per delineare il percorso che ci avrebbe portato là dove volevamo arrivare, ovvero alla raccolta porta a porta su tutto il territorio e all’applicazione della tariffazione puntuale”.
Quando è partito il nuovo servizio e quali risultati avete raggiunto?
Gennari: “Siamo partiti in forma sperimentale nel 2017. Dal 2018 abbiamo cominciato ad attuare su tutto il territorio il porta a porta. Ovviamente c’è stato il momento di start up, con la fornitura a cittadini e commercianti dei materiali per una corretta raccolta, abbiamo verificato le situazioni dei condomìni, che rappresentano le realtà più complesse perché raccolgono piccole comunità. Abbiamo dato i bidoncini personalizzati fino alle 4 unità abitative, quelli condominiali oltre. Ma avrei piacere di lasciare la presentazione dei risultati raggiunti all’Assessore Filippini”
Filippini: “Nella fase iniziale abbiamo organizzato e partecipato a molti incontri con la cittadinanza. Quando si parte con una nuova modalità di raccolta c’è sempre un po’ di impreparazione e, di conseguenza, un po’ di scetticismo. Ci siamo prodigati negli incontri con la cittadinanza, con tutti i comitati di quartiere, con tutti i portatori di interessi. La cittadinanza ha risposto in maniera molto positiva sia nella fase della distribuzione dei contenitori, che nell’adeguarsi alle modalità di raccolta porta a porta senza cassonetti, rispettando, ad esempio, degli orari ben precisi. Siamo estremamente soddisfatti e siamo estremamente soddisfatti, nonostante qualche difficoltà e qualche ritardo dovuto per lo più ad attività amministrative. Abbiamo raggiunto e superato l’80% di raccolta differenziata in poco più di 2 anni. Un risultato che ci premia e ci fa felici. L’unione della raccolta porta a porta e della tariffazione puntuale ci ha permesso di raggiungere questi risultati di eccellenza.
Un servizio di raccolta domiciliare e l’implementazione della tariffa puntuale. Attività che in fase di startup hanno un costo significativo. Che impatto hanno avuto sulla bolletta dei cittadini?
Gennari: “Abbiamo avuto un calo delle tariffe sulle utenze domestiche, su tutte le utenze domestiche cittadine. La cosa estremamente positiva è che anche nel caso delle utenze non domestiche, per le quali si è verificato un leggero aumento delle tariffe, il costo totale è stato abbattuto: passando da tassa a tariffa siamo passati da imposta a fattura, quindi con la possibilità di detrarre l’IVA al 10%. Con questa detrazione anche laddove il totale era cresciuto leggermente rispetto al passato, siamo riusciti ad ottenere un ribasso reale delle tariffe. Siamo molto contenti di quanto fatto. Dobbiamo inoltre tenere conto che nella nostra area vasta siamo in proroga di bando dal 2011. Un bando che, quando venne fatto, non poteva immaginare un servizio di raccolta porta a porta e l’applicazione della tariffa puntuale, ma era ‘su misura’ per una raccolta stradale con tassa Rifiuti. Finalmente abbiamo ottenuto da ATESIR di predisporre un nuovo bando, come anche l’Europa ci intima di fare. Il prossimo bando ovviamente dovrà prevedere nuove premialità per queste buone pratiche e, nel momento in cui avremo un nuovo gestore, certamente avremo nuovi vantaggi anche dal punto di vista economico”.
Filippini: “L’aspettativa del privato è spesso quella di registrare consistenti diminuzioni della bolletta con l‘introduzione della tariffazione puntuale. Una circostanza davvero complessa da implementare: la tariffazione puntuale ha una parte di costi fissi e la parte variabile, che è quella su cui le azioni virtuose possono realmente influire, è relativamente bassa. Anche l’utente molto virtuoso difficilmente può vedere riduzioni significative in bolletta. La Tariffa Puntuale è un modo di far pagare equamente un servizio, sulla base dell’uso che se ne fa. Ciò detto, siamo riusciti ad abbassare le utenze domestiche in media del 5,22%”.
Cattolica ha degli imponenti flussi turistici, che portano il numero di presenze sul territorio (e dunque la quantità di rifiuti prodotti) a crescere in maniera estremamente significativa. Come è stato affrontato il tema?
Filippini: “La realtà di un Comune turistico come il nostro implica lo sforzo enorme da parte del gestore di cambiare completamente il servizio fra l’inverno e l’estate. Ciò che facciamo per sopperire a questa esigenza è rapportarci con il gestore per capire le strategie migliori di ottimizzazione del servizio. In estate intensifichiamo l’azione con un occhio di attenzione particolare a quelle che sono le attività economiche e ricettive, tenendo in conto le esigenze dei commercianti stessi.
Quest’anno per regolamentare maggiormente e migliorare la situazione cercheremo di regolamentare i flussi di accesso agendo sugli orari del servizio di raccolta rifiuti, su quelli di consegna delle merci, etc, così da evitare intasamenti. Agiremo dunque sulla leva del rigore, ma non possiamo dimenticare che è necessario avere anche una qualche flessibilità. Ci capita spesso di ricevere da parte di operatori commerciali segnalazioni di difficoltà nel rispetto degli orari di esposizione. Quando queste difficoltà sono reali, cerchiamo di concertare con il gestore la migliore soluzione per arrivare ad una decisione condivisa.
Sul territorio, inoltre, ci sono due aree ecologiche per le utenze domestiche, per chi volesse lasciare dei rifiuti differenziati. Esiste anche un’area dove ogni utenza può consegnare materiale. Proprio quest’anno abbiamo dato avvio ad un cambio della localizzazione della struttura che in questo momento è in un’area poco favorevole dal punto di vista sia ambientale che logistico. La sposteremo in altra area facendo un accordo con il Comune di San Giovanni e con Hera che si occuperà della progettazione e della gestione dell’opera. Sarà un’area molto più grande della precedente, comprenderà la raccolta degli sfalci e c’è la volontà da parte della amministrazione di aprire un centro del riuso, che sarà dato in gestione a chi vincerà il bando. Questa è una cosa che ci rende orgogliosi”.
Solitamente ad ogni cambiamento si oppone una resistenza. Quali resistenze avete trovato in questo percorso?
Filippini: “L’aspetto più critico a cui abbiamo dovuto far fronte è quello dell’aggiornamento delle liste TARI: si presuppone che tutti gli utenti siano regolarmente iscritti nelle anagrafiche pubbliche. Chi non è iscritto non può usufruire del servizio e spesso si avvale in maniera indebita dei cestini gettacarte, che hanno una funzione assolutamente differente. Stiamo intervenendo contro gli abbandoni con fototrappole che stanno dando ottimi risultati: nei punti dove sono state collocate abbiamo già elevato numerose. Al di là delle sanzioni è molto diminuito l’abbandono. Ovviamente non è possibile avere una telecamera per cestino, quindi si sta cercando, oltre ad aumentare la comunicazione e la formazione dei cittadini, di incrociare i dati delle banche dati per identificare le utenze domestiche e non domestiche che non sono in regola con la TARI”.
Qual è stata la percezione della cittadinanza di questi cambiamenti, quali le reazioni al nuovo servizio?
Gennari: “Devo dire che siamo stupiti dalla reazione della cittadinanza. Decisamente positiva! Ma non è solo la cittadinanza: anche la minoranza in Comune ci ha più volto riconosciuto il merito di quanto abbiamo fatto. Ne siamo davvero orgogliosi!” (S.C.)