Il mondo delle imprese italiane si mobilita e lancia un Manifesto per un nuovo Green Deal affinché le misure per la ripresa della nostra economia quelle green non siano marginalizzate, ma siano invece pienamente valorizzate per le loro grandi potenzialità.
Il mondo delle imprese italiane, pesantemente colpito dalla pandemia del Covid-19, prende un’iniziativa per rilanciare l’economia in chiave green. Sono infatti, fino ad oggi, 110 esponenti di importanti imprese e organizzazioni di imprese che hanno sottoscritto il Manifesto“Uscire dalla pandemia con un nuovo Green Deal per l’Italia”.
L’iniziativa interviene nel corso del dibattito su quale debba essere l’orientamento strategico su cui indirizzare l’economia, sia per una veloce ripresa dopo i disastri causati dalle misure di contenimento e soppressione del Covid-19 sia per renderla più sostenibile e resiliente di fronte a certi eventi.
A livello nazionale, nei giorni scorsi l’ASviS (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile) aveva presentato il 5 maggio 2020 il Rapporto “Politiche per fronteggiare la crisi da COVID-19 e realizzare l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile” per valutare l’effetto della crisi sulle diverse dimensioni dello sviluppo sostenibile e proporre azioni per stimolare la ripresa in linea con l’Agenda 2030 e il Green Deal.
Più in generale, il recente Studiodi eminenti economisti ha messo in evidenza che le politiche climate-friendly sono in grado di produrre un risultato migliore sia per le economie che per l’ambiente, creando più posti di lavoro, offrendo migliori rendimenti a breve termine per ogni dollaro speso e consentendo maggiori risparmi sul lungo termine e, al contempo, riducendo le emissioni di gas a effetto serra con investimenti a favore delle energie pulite, rallentano il riscaldamento globale.
E il nostro Paese è più di altri in grado di dar vita a prodotti più verdi e complessi avendo una capacità di produzione green altamente avanzata che potrebbe sfruttare con l’aumento della domanda globale di questi prodotti, come ha indicato loStudio dell’Università di Oxford che pone l’Italia al 2° posto a livello globale (dopo la Germania), mentre è al 1° posto per il maggior potenziale di diventare competitiva a livello globale in prodotti ancora più green e tecnologicamente sofisticati.
“La pandemia del nuovo coronavirus, che sta sconvolgendo abitudini e modi di vivere di miliardi di persone causando numerose vittime e ingenti danni economici, ha mostrato quanto possiamo essere vulnerabili, quanto bisogno abbiamo di essere più preparati e resilienti di fronte a simili rischi: in altre parole ci ha insegnato ad avere maggior cura del nostro futuro – si legge nella nota diffusa dagli estensori – Riteniamo che, per affrontare una crisi distruttiva come questa e aprire concrete possibilità di un futuro migliore, servano politiche e misure innovative di vasta portata: un intervento pubblico – nazionale ed europeo – di dimensioni mai viste prima e un impegno straordinario dei cittadini e delle imprese. Tutto ciò è possibile solo a patto di avere un’adeguata consapevolezza, una visione condivisa, scelte chiare per un progetto di sviluppo all’altezza delle sfide della nostra epoca”.
“ Mentre rispondiamo all’emergenza, attuando le misure necessarie per rendere le nostre società, i nostri sistemi sanitari e la nostra economia più resilienti nei confronti delle pandemie, non dobbiamo lasciare crescere altre minacce per il nostro futuro: innanzitutto la grande crisi climatica, alimentata da un modello di economia lineare ad elevato consumo di energia fossile e spreco di risorse naturali – proseguono gli estensori – Lo sforzo straordinario che ci è richiesto deve puntare su un progetto di sviluppo durevole, in grado di assicurare maggiore occupazione, un benessere più esteso ed equamente distribuito, che può essere basato solo su un’economia decarbonizzata e circolare”.
“Il Recovery Plan europeo, che punta ad attivare consistenti finanziamenti comunitari con un ruolo più attivo della Banca Europea degli Investimenti, con un incremento del bilancio europeo, con nuovi strumenti finanziari comuni in grado di raccogliere anche risorse aggiuntive dal mercato, dovrebbe, nelle nuove e ben più gravi condizioni generate dalla pandemia, rifondare e rilanciare, con un nuovo Green Deal, l’ambizioso progetto europeo per un’economia avanzata, decarbonizzata e circolare”.
“Siamo convinti che un nuovo Green Deal sia la via da seguire per una più forte e duratura ripresa perché valorizza le migliori potenzialità dell’Italia: quelle legate alle produzioni di qualità, sempre più green, inscindibili dai cambiamenti verso la decarbonizzazione e la circolarità dei modelli di produzione, distribuzione e consumo; quelle in cui ha raggiunto livelli di eccellenza, come il riciclo dei rifiuti, pilastro dell’economia circolare, l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili di energia strategiche nella transizione energetica verso un’economia climaticamente neutrale; quelle del nostro modello di agricoltura sostenibile, necessaria per la sicurezza alimentare, e delle altre attività della bioeconomia rigenerativa in grado rivitalizzare aree marginali e siti dismessi; quelle delle città, da rilanciare con un vasto programma di rigenerazione urbana in chiave green; quelle dell’importante capitale naturale, necessario per numerosi servizi ecosistemici e per il rilancio di diverse attività economiche come il turismo; quelle della transizione a basse emissioni e con carburanti alternativi verso la mobilità decarbonizzata, elettrica e condivisa; quelle dell’innovazione digitale, che può contribuire a migliorare il lavoro, lo studio e la cura della nostra salute riducendo la nostra impronta ecologica”.
Su questi temi, i promotori puntano a coinvolgere il mondo delle imprese e della più vasta opinione pubblica affinché le misure per la ripresa della nostra economia quelle green non siano marginalizzate, ma siano invece pienamente valorizzate per le loro grandi potenzialità.
La raccolta di adesioni proseguirà sull’apposito sito www.greendealitalia.it.
Il Manifesto con i primi 110 firmatari sarà inviato anche al Governo e ai Parlamentari di maggioranza e di opposizione, nonché ad esponenti delle Istituzioni europee, mentre è possibile seguire l’iniziativa sui social con #greendealitalia.
Fonte: Regioni & Ambiente