Al via le consultazioni sugli orientamenti dell’Autorità nel settore rifiuti relativi al primo metodo tariffario e agli obblighi di trasparenza verso gli utenti da applicare in tutta Italia.
L’obiettivo è di coinvolgere tutti i soggetti interessati dal ciclo dei rifiuti, nel processo che porterà a definire i criteri per la determinazione delle tariffe del settore, favorendo la trasparenza verso gli utenti e l’Autorità, l’efficienza e la selettività negli obiettivi da perseguire, introducendo misure che rafforzino la coerenza e la corretta allocazione degli incentivi nelle diverse fasi della filiera.
Le variazioni tariffarie saranno legate al miglioramento della qualità e/o a modifiche nel perimetro gestionale. I gestori dovranno predisporre e rendere accessibile, sul proprio sito, la Carta della qualità dei servizi. Inoltre, saranno previsti specifici obblighi in materia di trasparenza dei documenti di riscossione della tariffa, che dovranno essere chiari e completi di tutte le informazioni utili.
Con il dco 351/2019/R/rif l’ARERA illustra il primo metodo tariffario con cui saranno rideterminati, in una logica di gradualità e secondo criteri di efficienza, i costi riconosciuti per il biennio in corso 2018-2019 e definiti i criteri per i corrispettivi TARI da applicare agli utenti nel 2020-2021.
Viene definito il perimetro della regolazione tariffaria: spazzamento e lavaggio strade, raccolta e trasporto, riscossione e rapporto con gli utenti, trattamento recupero e smaltimento.
L’obiettivo, come avvenuto in precedenza nel settore idrico, è di introdurre una metodologia che definisca i criteri per la quantificazione delle tariffe all’interno di una regolazione di carattere asimmetrico, capace di tener conto delle diverse condizioni di partenza a livello territoriale, industriale e di governance.
Nello specifico, sono previsti quattro diversi tipi di schemi tariffari nell’ambito dei quali ciascun soggetto competente potrà individuare la soluzione più efficace, a seconda dei propri obiettivi di miglioramento qualitativo, di sviluppo gestionale e delle peculiarità territoriali in termini di limite alla crescita annuale delle entrate tariffarie.
Lo schema di dco 352/2019/R/rif, dedicato alla trasparenza, prevede invece un primo periodo di regolazione dal 1° aprile 2020 al 31 dicembre 2023 per utenti domestici e non (ad eccezione dei Comuni sotto i 5 mila abitanti, per i quali si prevedrà un’applicazione più graduale).
Per i gestori del servizio, inclusi i Comuni che li gestiscono in economia, diventerà obbligatorio predisporre e pubblicare online la ‘Carta della qualità’ e gli aspetti generali dei servizi.
Gli utenti dovranno poi ricevere nei documenti di riscossione tutti i dati di sintesi sugli importi addebitati e il calcolo della tariffa, le modalità di pagamento, i recapiti e le procedure per i reclami, le informazioni sulle modalità di erogazione del servizio e sul raggiungimento degli obiettivi ambientali.
Qualsiasi variazione di rilievo nelle condizioni di erogazione del servizio dovrà essere comunicata agli utenti con un largo preavviso e i soggetti coinvolti nella filiera dovranno dialogare tra loro per trasmettere le informazioni richieste agli utenti.
“Questa fase di consultazione sul primo metodo tariffario dedicato ai rifiuti apre il confronto con tutti gli stakeholder”afferma il presidente Stefano Besseghini “all’insegna della trasparenza sui costi complessivi e della regolazione dei corrispettivi. Come abbiamo dichiarato nel Quadro Strategico 2019-2021, l’obiettivo per i rifiuti è una costruzione regolatoria asimmetrica, che tenga conto delle notevoli differenze esistenti sul territorio. È anche per garantire un confronto su queste differenze che ARERA ha deciso l’istituzione di un tavolo permanente con Regioni ed Autonomie locali”.
I soggetti interessati possono far pervenire all’Autorità le loro osservazioni e le loro proposte entro il 16 settembre 2019.
Le tariffe, la trasparenza, i tempi
ARERA organizza un incontro, a Roma, per illustrare i propri documenti di consultazione di recente emanazione:
- Orientamenti per la copertura dei costi efficienti di esercizio e di investimento del servizio integrato dei rifiuti per il periodo 2018-2021
- Disposizioni in materia di trasparenza nel servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati. Inquadramento generale e primi orientamenti
In linea con l’OS8 del Quadro Strategico 2019-2021, l’Autorità intende impostare un meccanismo tariffario in grado di favorire la capacità del sistema locale di gestire integralmente il ciclo dei rifiuti, in coerenza con le direttive europee e in un’ottica di sviluppo dell’economia circolare fedele al principio pay as you throw. La nuova metodologia proposta prevede quattro tipi diversi di schemi tariffari tra i quali ciascun soggetto competente potrà individuare la soluzione più efficace in base ai propri obiettivi di miglioramento qualitativo, di sviluppo gestionale e delle peculiarità territoriali in termini di limite alla crescita annuale delle entrate.
Accanto a questo, saranno introdotti obblighi di trasparenza verso gli utenti da applicare in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale, a partire dalla pubblicazione della “Carta della qualità” da parte di tutti i gestori del servizio.
L’incontro è dedicato ai gestori dei servizi di raccolta e smaltimento rifiuti, agli operatori di igiene ambientale, all’industria del riciclo e del riuso, agli Enti di Governo d’Ambito, alle istituzioni e agli enti locali, ai consorzi nazionali e a tutte le associazioni dei consumatori, degli ambientalisti e degli operatori del settore e a tutti i soggetti interessati.
Il programma, in via di definizione, prevederà una prima sessione dedicata all’illustrazione da parte degli uffici di ARERA dei due documenti in consultazione e un successivo momento di ascolto e confronto con i principali attori del settore.
La partecipazione è aperta, previa iscrizione da effettuarsi esclusivamente online entro lunedì 9 settembre o comunque fino ad esaurimento dei posti disponibili in sala.