Dopo il successo dello scorso anno, a maggio si è svolta la terza edizione di Let’s Clean Up Europe (LCUE), la grande campagna europea contro l’abbandono dei rifiuti.
I volontari che hanno preso parte all’iniziativa, in rappresentanza di pubbliche amministrazioni, imprese, associazioni, istituti scolastici e cittadini, si sono impegnati sia nella concreta “pulizia dell’Europa”, raccogliendo i rifiuti accumulatisi in oceani, mari, fiumi, spiagge, parchi, sai nell’incremento della consapevolezza su larga scala del problema dell’abbandono dei rifiuti.
Nel 2016, le azioni si sono concentrate dal 6 all’8 maggio, con la possibilità di organizzare attività per tutto il periodo dall’1 al 15 maggio in modo da garantire la massima partecipazione possibile.
In Europa…
L’iniziativa ha visto l’adesione di 17 Stati europei oltre a Andorra, Norvegia, Tunisia e Turchia.
Il grande impegno dei Coordinatori nazionali o regionali di LCUE ha consentito di raggiungere importanti risultati: sono state registrate più di 5.800 azioni di pulizia, con il coinvolgimento di quasi 500 mila partecipanti e la raccolta più di 6.000 tonnellate di rifiuti.
…e in Italia
Anche in questa edizione l’Italia si è distinta per il numero di azioni e di volontari coinvolti. In Italia sono state registrate 203 azioni, con una partecipazione complessiva di più di 9.200 persone, che hanno raccolto più di 190 tonnellate di rifiuti. In totale le azioni registrate in Italia hanno visto aderire pubbliche amministrazioni (52%), associazioni (29%), imprese (6%), cittadini o gruppi di cittadini (5%), scuole (4%) e altri (ospedali, case di riposo, centri culturali, ecc. – 4%). La regione più attiva per il LCUE 2016 si è rivelata il Lazio, che ha ospitato anche alcune tappe del Keep Clean and Run. Seguono Sicilia, Piemonte e Calabria.
Fonte: Eco dalle Città