PNRR, ecco i fac-simile dei progetti per rifiuti ed economia circolare

Pubblicati sul portale web del MiTE i fac-simile delle proposte di progetto nelle sette linee d’intervento del PNRR dedicate a gestione dei rifiuti e progetti ‘faro’ di economia circolare. Dal prossimo 14 dicembre le proposte potranno essere inoltrate sulla piattaforma telematica accessibile dal sito istituzionale del dicastero

Dopo la pubblicazione dei criteri di selezione e degli avvisi pubblici realizzati con il supporto di Invitalia, Il Ministero della Transizione Ecologica ha pubblicato i fac-simile delle proposte di progetto da presentare per accedere agli investimenti su gestione dei rifiuti ed economia circolare del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. I format sono disponibili per il download sul portale web del MiTE nelle sezioni dedicate alle sette linee d’intervento nell’ambito di due investimenti che cubano complessivamente 2,1 miliardi di euro. I fac-simile e i manuali allegati dovranno guidare i soggetti proponenti nella compilazione delle domande. Solo a partire dal prossimo 14 dicembre le proposte progettuali potranno essere inoltrate sulla piattaforma telematica ad hoc che sarà accessibile dal sito istituzionale del dicastero fino al 12 febbraio 2022.

Sette le linee d’intervento per le quali sarà possibile presentare domanda, nell’ambito dei due maxi investimenti appostati dal PNRR. Il primo, dal valore di 1,5 miliardi di euro, destinato alla “realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e l’ammodernamento di impianti esistenti”, prevede tre linee d’intervento dedicate rispettivamente al miglioramento della raccolta differenziata, alla realizzazione e revamping di impianti per il trattamento dei rifiuti differenziati e alla costruzione o ammodernamento di siti per il recupero di frazioni critiche di rifiuto come fanghi da depurazione, tessili o prodotti assorbenti per la persona. Il secondo investimento destina 600 milioni alla realizzazione di “iniziative ‘flagship’” di economia circolare, con quattro diverse linee d’intervento da 150 milioni ognuna per realizzare progetti innovativi di riciclo nelle filiere di carta e cartone, plastiche, RAEE, tessili.

Il 60% delle risorse complessivamente disponibili, pari a un miliardo 260 milioni di euro, sarà destinato alle Regioni del Centro-Sud. Per la linea da 1,5 miliardi i soggetti abilitati alla presentazione delle proposte sono gli enti d’ambito e, in loro assenza, i comuni, anche avvalendosi dei gestori del servizio pubblico, mentre la linea dei cosiddetti ‘progetti faro’ di economia circolare è dedicata alle imprese del riciclo. Una distinzione che non è piaciuta agli operatori privati del waste management. In entrambi i casi non sono ammessi progetti riguardanti la costruzione o il revamping di discariche, impianti di Trattamento Meccanico biologico o inceneritori. Le proposte presentate nell’ambito delle due linee d’investimento principali, si legge negli avvisi, “saranno oggetto di selezione e valutazione da parte di apposita Commissione che sarà nominata con successivo decreto ministeriale e sarà composta da n. 3 membri nominati dal MITE, di cui uno con funzioni di presidente di Commissione, n. 6 membri in rappresentanza di ISPRA ed ENEA, n. 4 membri indicati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, in rappresentanza delle diverse aree geografiche: Nord, Centro, Sud e Isole e n. 2 membri in rappresentanza dell’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA)”.

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