La data fissata dal Ministero dell’Istruzione per la ripresa della scuola, salvo cambiamenti causati dall’innalzamento dei contagi, è il 14 settembre. Il 29 agosto il Comitato tecnico scientifico si riunirà per analizzare gli indici epidemiologici ed effettuare un bilancio regione per regione. Uno dei punti fondamentali per la ripresa delle lezioni in presenza è l’uso delle mascherine. Fino alla scorsa settimana il Cts aveva ribadito di considerarle “una misura emergenziale” e che il distanziamento fisico sarebbe rimasto “uno dei punti di primaria importanza nelle azioni di prevenzione del contenimento epidemico”.
Adesso le cose son cambiate. Davanti al crescere dei contagi il Comitato, riunito con la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, il Commissario straordinario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri, i rappresentanti di Uffici scolastici regionali, Anci e sindacati della scuola, hanno deciso per un uso esteso delle mascherine in classe. “Sopra i sei anni – ha affermato il coordinatore del Cts Agostino Miozzo a SkyTg24 – sarà richiesto, in Italia come in altri Paesi, che ci imponiamo l’uso della mascherina e il distanziamento. Poi ci saranno condizioni particolari, come l’uso se c’è un ragazzo non udente in classe e momenti del contesto locale che saranno valutati”. La mascherina sarà abbassata durante una interrogazione, a mensa o mentre si farà ginnastica, ma l’indicazione generale è di usarla.
I numeri, chiaramente, sono esorbitanti: “Distribuiremo 11 milioni di mascherine gratuite al giorno alla totalità delle scuole del paese per metterle a disposizione di studenti e personale” – ha dichiarato il commissario all’emergenza Covid Domenico Arcuri – “Distribuiremo 170 mila litri di gel igienizzante la settimana così rispondendo ai 3 requisiti di base: protezione individuale igienizzazione mani e screening: una operazione che pochi paesi hanno attuato molto onerosa”.
In un’intervista al Corriere della Sera Miozzo ha aggiunto: “Le mascherine sono un’arma indispensabile, sono uno dei pilastri della prevenzione. Come usarla correttamente? Se il docente è certo che i bambini siano seduti e distanziati, ad esempio durante un compito in classe o l’interrogazione, allora potrà consentire di abbassarla. Chi si muove in classe deve indossarla, i movimenti vanno protetti. C’è differenza tra staticità e mobilità. No la mascherina a mensa o in palestra, fermo restando il metro di distanza”.
Non è ancora chiaro se le mascherine distribuite saranno usa e getta oppure riutilizzabili, ma è quasi scontato che si tratterà di quelle chirurgiche monouso, anche se verrà data la possibilità ai ragazzi di usare mascherine in tessuto proprie, come scritto nel verbale del Cts del 12 agosto:
Tuttavia facendo un rapido calcolo sulle sole mascherine che verranno distribuite: una mascherina chirurgica pesa all’incirca cinque grammi, 11 milioni per cinque fa 55 milioni di grammi, ovvero 55 tonnellate di mascherine al giorno.
Fonte: Eco dalle Città