Il riciclo degli Pneumatici Fuori Uso si conferma settore d’eccellenza dell’economia circolare in Italia e proprio oggi il Ministro Costa ha firmato il Decreto “End of Waste” per la gomma riciclata dei Pneumatici Fuori Uso (PFU). Ogni anno in Italia arrivano a fine vita circa 400.000 tonnellate di PFU tra mercato del ricambio e della demolizione veicoli; di queste, circa 200.000 tonnellate sono raccolte e riciclate ogni anno. Un sistema che in 10 anni ha trasformato i PFU da problema di complessa gestione a risorsa preziosa, e che nel suo complesso garantisce raccolta e recupero del 100% dei PFU generati da pneumatici regolarmente immessi sul mercato. Il Ministro Costa, con un post sulla sua pagina Facebook ha dichiarato: “Linfa all’economia green, un nuovo tassello per la ricostruzione del Paese post Covid19. Oltre 1.000 posti di lavoro e 25 aziende che in Italia già lavorano per far diventare gli pneumatici asfalti stradali, campi di calcio, granulo da utilizzare per l’edilizia e le panchine. Un indotto che è tendenzialmente in crescita e porta lavoro tutelando l’ambiente”.
L’obiettivo del Decreto è quello di un miglior inquadramento delle procedure di riciclo dei PFU, per garantire un’ancora più elevata qualità e sicurezza dei materiali in uscita dagli impianti così da consentirne un pieno ed effettivo recupero in tante valide applicazioni e prodotti, a vantaggio di tutte le imprese che fanno dell’economia circolare il fulcro delle proprie attività. Sono infatti circa 100 le aziende, con oltre 1.000 addetti, che su tutto il territorio nazionale si occupano di raccolta e trasporto dei PFU e della produzione di granulo e polverino da utilizzare in utili ed eccellenti applicazioni nel settore degli asfalti stradali, dell’impiantistica sportiva, del benessere animale, dell’edilizia, negli impieghi industriali, nell’arredo urbano e molto altro ancora. Il poter contare su una normativa nazionale eliminerà le incertezze che ancora sussistono e consentirà di superare quelle differenze che, nel regime di autorizzazioni “caso per caso” finora in vigore, potevano anche creare gap competitivi tra impianti di riciclo analoghi ma situati in Regioni o Province differenti. Il provvedimento potrà portare notevoli benefici alla rete stradale nazionale ma soprattutto a tutti i cittadini, così come le tante altre valide e sostenibili applicazioni della gomma riciclata.
Nel frattempo, oggi si è tenuta la conferenza ‘Conversazione sul futuro’, la conferenza conversazione con il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa e i giornalisti del settore ambientale. Il Ministro ha sottolineato che non ci sarà nessuna deroga sui limiti di inquinamento che ci esporrebbe solo al rischio del depauperamento dell’Ambiente e metterebbe a rischio la salute dei cittadini. Le morti medie annue per inquinamento atmosferico sono 80mila e la risposta in questo momento è un aiuto concreto a inquinare di meno, attraverso strumenti che agevolino il concreto cambiamento del paradigma produttivo che si può sviluppare attraverso il sistema degli ecobonus. “Incentivare aziende e privati cittadini – ha dichiarato – a spostarsi verso sistemi tecnologici meno impattanti, inserendo un credito di imposta per le imprese e un ecobonus per i cittadini, è la strategia migliore per coinvolgere e far partecipare tutti a questo cambiamento di paradigma necessario anche in chiave di lotta al climate change. Dobbiamo cambiare modo di progettare gli oggetti, pensare già in fase di produzione alla loro vita successiva. Non abbiamo alternative, o così o non ci sarà futuro per noi” conclude Costa.
Fonte: La Nuova Ecologia