Laura Castelli, viceministra dell’Economia e delle Finanze, ha annunciato che dovrebbe arrivare presto una proroga per la Tari, la tassa comunale sui rifiuti. La misura sarà presa per dare più tempo ai Comuni per l’approvazione dei regolamenti sul tributo e delle tariffe.
La vice del Mef ha sottolineato che tutti i partiti del Governo sarebbero a favore della proroga della Tari, già richiesta dall’Anci, parlando di “grande sensibilità” sul tema e “ampia convergenza“.
Chi deve pagare la Tari e come si calcola in base al comune di residenza
Deve pagare la Tari chiunque detenga o possieda a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, adibiti a qualsiasi uso, che possono produrre rifiuti urbani.
Per il calcolo della tassa sui rifiuti si considerano le superifici calpestabili dichiarate o accertate, moltiplicando i metri quadrati per il numero di abitanti della casa. In caso di seconde case, il numero di occupanti viene invece definito in base alla metratura. Questi dati servono per produrre la quota fissa.
A essa deve essere aggiunta la quota variabile, che si calcola con un valore assoluto sul numero di residenti. È sempre bene controllare il regolamento del comune di appartenenza per verificare di non pagare più del dovuto.
Quando si paga la Tari e quali sono le scadenze da rispettare
Le rate per il pagamento della Tari variano secondo quanto deliberato in autonomia dai singoli Comuni, che sono tenuti a dividere la tassa sui rifiuti in almeno due rate, di cui una successiva al 30 novembre.
In genere il pagamento viene dilazionato in tre o addirittura quattro date, con uno, due o tre acconti, e il saldo della quota dovuta al Comune a partire dall’ultimo mese dell’anno.
Tari, proroga per i Comuni al 31 luglio: cosa cambia per i contribuenti
La viceministra Laura Castelli ha dichiarato che entro il 30 giugno verrà adottata un nuova norma, che potrebbe essere contenuta nel nuovo decreto che sarà discusso in Consiglio dei Ministri nei prossimi giorni.
La proroga per il perfezionamento delle tariffe comunali della Tari dovrebbe posticipare la data di un mese, al 31 luglio, per dare tempo ai Comuni di approvare i regolamenti. È facile prevedere che anche i pagamenti per i cittadini potranno subire un differimento.