Utilizzo di plastiche riciclate in Italia

Disponibile l’edizione 2019 dello studio annuale promosso da IPPR – Istituto per le plastiche da riciclo: +4,4% rispetto al 2018, ma quest’anno i volumi caleranno

In Italia, l’anno scorso sono stati utilizzati dai trasformatori 1,175 milioni di tonnellate di polimeri rigenerati da scarti industriali o da post-consumo, con un incremento del +4,4% rispetto al 2018 (e di ben il +14,6% rispetto al 2015). Nel conto sono comprese le principali commodities plastiche (poliolefine, PVC, stireniche, PET e plastiche miste), ma non i tecnopolimeri (PA, ABS, SAN, PC, acetaliche, acrilici, fluorurati ecc).

Il dato è contenuto nello studio “Materie plastiche riciclate utilizzate in Italia – Analisi quantitativa 2019” commissionato a Plastic Consult da IPPR – Istituto per le plastiche da riciclo, organismo che opera in seno a Federazione Gomma Plastica, elaborato partendo dalle informazioni fornite da un campione di 178 operatori del settore.

utilizzo plastiche riciclate italia

La fonte principale di materie prime seconde per l’industria di trasformazione rimane quella post-consumo, con una quota del 71% contro il 29% dei pre-consumo. L’industria delle materie plastiche italiana si conferma anche nel 2019 un importatore netto di scarti industriali (pre-consumo), in particolare per quanto riguarda le poliolefine.

I principali polimeri rigenerati sono i polietileni, con poco più del 30% dei volumi complessivi trasformati; al secondo posto il polipropilene con il 27% e il PET con una quota del 20%. Seguono PVC con il 7%, stireniche (PS ed EPS) con il 6% e frazioni miste (9%).

Le plastiche che mostrano una crescita più elevata sono HDPE e PET, grazie allo sviluppo delle applicazioni nell’imballaggio rigido; registrano un trend positivo anche plastiche miste e stireniche, queste ultime trainate dall’incremento degli impieghi in edilizia, mentre uno sviluppo moderato contraddistingue gli altri polimeri, in particolare il polipropilene, la cui contrazione nel comparto trasporti è bilanciata dallo sviluppo in altri settori applicativi.

Per quanto concerne i settori d’impiego delle plastiche rigenerate, l’anno scorso è cresciuta la quota dell’imballaggio – che ora supera il 30% – mentre una serie di altre applicazioni (edilizia e articoli tecnici, altre applicazioni diversificate) hanno visto ridursi di un punto percentuale la loro rappresentatività. Restano stabili igiene e arredo urbano (poco più del 15%), casalinghi e mobile/ arredo (9%) e agricoltura (4%). La maggiore crescita in valore assoluto si riscontra nell’imballaggio, con un +16% sul 2018, quindi i casalinghi (+4% su base annua), edilizia e igiene/arredo urbano. Ferma l’agricoltura, mentre evidenziano un calo tanto gli articoli tecnici che il tessile.

Il report completo, con un’analisi dei singoli polimeri e applicazioni, opportunità e barriere allo sviluppo è scaricabile sul sito di IPPR (clicca QUI).

Fonte: Polimerica

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