Nel Decreto Rilancio (ex Decreto Aprile) che dovrebbe essere approvato in questi giorni dal Consiglio dei Ministri c’è posto anche per il rinvio di due imposte particolarmente sgradite agli imprenditori del settore packaging e bevande: la plastics tax e la sugar tax, la cui decorrenza – se il provvedimento non verrà stralciato all’ultimo momento – viene rinviata al 1° gennaio 2021.
L’articolo 139 del Decreto Rilancio (nella bozza che circola in questi giorni, non definitiva) s’intitola infatti “Differimento dell’efficacia delle disposizioni in materia di imposta sul consumo dei manufatti con singolo impiego e di imposta sul consumo delle bevande edulcorate” e prevede: “All’articolo 1 della legge 27 dicembre 2019, n. 160, sono apportate le seguenti modificazioni:a) al comma 652, le parole:” dal primo giorno del secondo mese successivo alla data di pubblicazione del provvedimento di cui al comma 651” sono sostituite dalle seguenti: “dal 1° gennaio 2021”;b) al comma 676, le parole:” dal primo giorno del secondo mese successivo alla pubblicazione del decreto di cui al comma 675” sono sostituite dalle seguenti: “dal 1° gennaio 2021”.
Introdotta con la legge 27 dicembre 2019, n. 160 (disposizioni per la formazione del bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020) la plastics tax è una imposta di 45 centesimi di euro per ogni chilo di materiale plastico che colpisce tutti i manufatti con singolo impiego (MACSI), ad eccezione di quelli prodotti con bioplastiche compostabili o con materiali riciclati, oltre a dispositivi medici e packaging farmaceutici o medicali. Il costo per l’erario di un rinvio al 2021 di questa tassa, in termini di minor gettito, è stimato in 140 milioni di euro.
Fonte: Polimerica.it