Dal 1 novembre Madrid avvierà la raccolta dell’organico porta a porta in 11 quartieri cittadini.
La raccolta avverrà attraverso contenitori marroni, che vanno ad aggiungersi a quelli già in uso. L’obiettivo dell’amministrazione è quello di rispettare la normativa europea, che prevede per il 2020 l’effettivo riciclo del 50% dei rifiuti prodotti.
Saranno coinvolte in questa prima fase 125.000 utenze domestiche, 2.000 utenze non domestiche fra esercizi commerciali e ristoranti, e 50 grandi produttori di rifiuti (11 mercati, 15 centri commerciali, 8 ospedali, due hotel).
Il Comune di Madrid lancerà una campagna di comunicazione ambiziosa, per spiegare ai cittadini l’uso del nuovo contenitore, ma anche per “ripassare” quello dei contenitori già distribuiti in passato ed in uso regolarmente. Alla comunicazione istituzionale si affiancherà quella porta a porta, con tecnici appositamente formati che spiegheranno i cambiamenti nel sistema di raccolta direttamente a casa degli utenti.
Con lo slogan “Madrid acierta con la orgànica” (Madrid fa centro con la raccolta dell’organico) il Comune distribuirà 105.000 kit contenenti il mastello areato dentro cui posizionare il sacchetto dei rifiuti organici; magazine, brochure e magnete informativi; un sacchetto di semi di piante aromatiche. Inoltre saranno predisposti dei manifesti, si istituiranno 5 punti informativi itineranti, saranno inviate 126.000 lettere informative; si svolgeranno attività nelle scuole in modo che le persone percepiscano come “necessario” il riciclaggio del materiale organico.
In media, ogni Madrileno genera 1,1 kg di spazzatura al giorno, di cui due terzi vanno nell’indifferenziato. Circa il 47% dell’indifferenziato raccolto a Madrid è rifiuto organico (circa il 30% per le utenze non domestiche).
Con la raccolta della frazione organica Madrid punta a ridurre l’emissione di gas ad effetto serra, a generare biogas e fertilizzanti e ridurre la quantità di spazzatura che smaltisce in discarica
Sabanés, responsabile dell’Ambiente per l’amministrazione madrilena, ha evidenziato i “vantaggi ambientali chiari” di questo nuovo sistema di raccolta e anche i “requisiti legali chiari” a cui obbedisce.