Associazione Comuni Virtuosi: continua la battaglia per l’adeguamento dell’accordo ANCI-CONAI

Sono 153 i comuni che hanno aderito alla proposta di profonda revisione dell’accordo Anci-CONAI, 3 i consorzi e a questo si aggiungono rappresentanze regionali dell’ANCI stessa.
A fine luglio il dossier dell’Associazione Comuni Virtuosi, redatto con il supporto tecnico della ESPER, è approdato in Parlamento, grazie ad un’interrogazione parlamentare presentata dai deputati Giuseppe Civati e Roger De Menech, in cui si chiede al Ministro dell’Ambiente Orlando (che già aveva preso posizione rispetto alle richieste di ACV) di rispondere in commissione alle questioni sollevate dal Dossier.

Nei mesi trascorsi dal momento in cui L’Associazione Comuni Virtuosi ha presentato il dossier redatto in collaborazione con Esper e le proposte da esso derivanti, Conai ed Anci hanno più volte rilasciato commenti, pur senza mai poter attaccare i dati tecnici presentati nello studio. A tali commenti, che testimoniano un tentativo di difesa delle condizioni dell’accordo in scadenza,  ACV risponde con un nuovo documento “In replica alle osservazioni poste da CONAI sui contenuti del dossier” volto a dimostrare la fondatezza delle richieste sulla base di dati concreti ed evidenze legislative.
In particolare, ACV replica ai seguenti punti:

• l’interpretazione da parte del Conai sui maggiori oneri da destinare ai Comuni per la RD degli imballaggi e l’affermazione da parte del Conai che i corrispettivi riconosciuti attualmente coprano per intero tali maggiori oneri a carico dei Comuni.
• l’affermazione del vice-presidente del Consorzio Comieco Piero Capodieci che ribadisce che non è compito del consorzio orientare gli stili di consumo ed esclude quindi l’opzione di modulare il CAC a seconda della riciclabilità degli imballaggi per indurre le aziende a progettarli secondo i principi dell’ecodesign.
• l’affermazione da parte del Direttore del Conai e del delegato Anci  per i rifiuti ed energia che ad un aumento del CAC corrisponderebbe un aumento del prezzo dei prodotti e che la possibilità di gestire autonomamente il materiale raccolto dai Comuni per venderlo al miglior offerente sia un vantaggio a loro esclusivo beneficio.
• l’affermazione da parte del Conai, di esponenti dell’ANCI  (e non solo) sul fatto che il Conai “faccia più degli obiettivi previsti dalla legge”

A tale documento non sono giunte risposte scientifico-tecniche.
Oggi, con i termini temporali per la redazione di un nuovo accordo quadro ANCI-CONAI che si avvicinano a grandi passi (31 dicembre 2013), la partita si sposta nuovamente nelle aule delle commissioni competenti.

Per informazioni in tempo reale: www.comunivirtuosi.org

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