Basta confezioni di plastica, un quinto degli scaffali dei supermercati francesi sarà per prodotti sfusi

In arrivo una rivoluzione verde nei supermercati francesi. Tutti i punti vendita dovranno dedicare un quinto dei loro scaffali a prodotti sfusi e alle “spine” per la ricarica. La misura mira a ridurre imballaggi e rifiuti di plastica e a incoraggiare i clienti a riempire i propri carrelli con prodotti mettendoli nei propri contenitori. La Francia sarebbe tra i primi Paesi a rendere la questione materia di legge.

Tuttavia, il nuovo provvedimento sta incontrando resistenza da parte dei rivenditori, i quali sono convinti che non farà altro che generare disordine. Inoltre, i produttori temono che in questo modo si arriverà alla fine delle campagne di marketing basate su marchi. Ma nonostante le opinioni controverse, alcuni commercianti, tra cui la catena di supermercati Franprix, hanno già installato postazioni per “prodotti alla spina”. In particolare, per alimenti come arachidi, riso, caffè e lenticchie.

Anche i produttori di prodotti di bellezza hanno criticato la legislazione, che al momento sta passando attraverso il Parlamento. “Non possiamo vendere creme per il viso come se fossero lenticchie”, ha dichiarato Patrick O’Quin, presidente della Federazione delle Società di Bellezza. Inoltre, in media, il nome e il logo delle marche di cosmetici coprono il 70 per cento della superficie dei loro contenitori, mentre nelle postazioni di ricarica coprono il 5 per cento. Questo preoccupa i dirigenti di marketing, che saranno costretti a rivedere le loro tattiche di promozione.

La Francia nel 2017, l’ultimo anno per il quale sono disponibili dati, ha prodotto 3,5 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica, 2,1 milioni di questi erano imballaggi. Mentre la Gran Bretagna, in quello stesso anno, ne produsse 2,2 milioni di tonnellate. Per questo, come spiega il Times, il Presidente Macron vuole far diventare la pratica dell’acquisto di prodotti sfusi un obbligo legale. La mossa arriva dopo l’istituzione di una Convenzione dei cittadini per il clima, composta da 150 persone. Il gruppo non solo ha chiesto misure per combattere il riscaldamento globale, ma anche che il 50 per cento dei prodotti dei supermercati sia venduto senza imballaggio entro il 2030. Attualmente solamente l’1 per cento della merce è venduta alla spina. Macron ha fissato la cifra al 20 per cento

Secondo il giornalista Olivier Dauvers “se i consumatori dovranno servirsi da soli la pasta sarà il caos.” Invece, Steve Hynd, policy manager di City to Sea, con sede nel Regno Unito, ha detto che molti negozi in Europa hanno già postazioni di ricarica autonoma e “non ci sono prove che dimostrino che questo tipo di vendita causi caos”. Hynd ha anche aggiunto che questo cambiamento “sta per accadere, è inevitabile. Più rivenditori resisteranno, più si troveranno dietro l’innovazione.”“

Fonte: Agrifoodtoday

Condividi questo articolo

Articoli recenti

Iscriviti alla Newsletter di ESPER!

Unisciti alle persone che, come te, sono interessate a fare la differenza per l’ambiente.

Per iscriverti ti basta compilare e inviare il form qui sotto: