Delibere Tari, arriva ok alla proroga dell’approvazione al 30 giugno 2024

La commissione Finanze del Senato ha approvato due emendamenti voluti dall’Anci: arriva quindi la proroga tanto attesa delle Delibere Tari al 30 giugno 2024 e la salvaguardia fino alla legge di conversione sul Superbonus.

La Commissione Finanze del Senato ha infatti adottato due emendamenti su richiesta dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci), che avranno un impatto significativo sulle deliberazioni relative alla Tari (Tassa sui rifiuti).

Questo periodo aggiuntivo è prezioso perché consente ai Comuni di condurre studi dettagliati e consultazioni con i cittadini e le parti interessate per assicurarsi che le tariffe siano equilibrate e rispecchino in modo adeguato i costi effettivi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Inoltre, offre loro la possibilità di adattare le tariffe alle ultime disposizioni normative e agli obiettivi di sostenibilità ambientale, garantendo nel contempo la sostenibilità finanziaria dei servizi comunali.

Delibere Tari, arriva ok alla proroga dell’approvazione al 30 giugno 2024

Il primo emendamento, presentato su richiesta dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci), ha lo scopo di fornire un supporto pratico ai Comuni nell’elaborazione delle tariffe Tari e dei Piani Economici Finanziari (PEF) relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi e urbani. Questo emendamento estende il termine entro cui i Comuni devono approvare le delibere relative alla Tari e ai PEF fino al 30 giugno.

Questa proroga è fondamentale per diversi motivi. Innanzitutto, offre ai Comuni un periodo supplementare per esaminare attentamente le loro necessità specifiche, valutare le opzioni disponibili e prendere decisioni informate in merito alle tariffe e ai servizi associati. Inoltre questo tempo aggiuntivo consente loro di coinvolgere attivamente la comunità locale e le parti interessate, ascoltando le loro opinioni e tenendo conto delle loro esigenze.

Il secondo emendamento è stato concepito per garantire la continuità e la stabilità nell’applicazione delle tariffe relative alla Tari anche in situazioni in cui le delibere vengano adottate oltre la data di scadenza prevista, cioè dopo il 1° maggio.

Questa disposizione è di fondamentale importanza perché assicura che le tariffe stabilite dai Comuni per la gestione dei rifiuti solidi e urbani non siano soggette a interruzioni o incertezze nel periodo di transizione tra la scadenza originaria e l’entrata in vigore della legge di conversione del decreto Superbonus.

In pratica, ciò significa che se le delibere relative alla Tari vengono adottate dopo il 1° maggio, esse manterranno la loro piena validità e applicabilità fino all’entrata in vigore della legge di conversione del decreto Superbonus. Questo periodo di transizione è vitale per garantire che i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti continueranno a funzionare senza interruzioni e che le tariffe stabilite saranno pienamente rispettate e applicate.

La salvaguardia dell’efficacia delle delibere relative alla Tari anche in caso di approvazione successiva alla scadenza prevista, fino all’entrata in vigore della legge di conversione del decreto Superbonus, è fondamentale per assicurare continuità e stabilità nell’applicazione delle tariffe. Ciò significa che i Comuni possono procedere con fiducia nell’attuazione delle nuove tariffe, senza interruzioni nel servizio e nel finanziamento associati alla gestione dei rifiuti.

Fonte: lentepubblica.it

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