Il XIV Rapporto ANCI-CONAI analizza l’andamento della raccolta differenziata e del riciclo in Italia, evidenziando i risultati della collaborazione tra l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e il Consorzio Nazionale Imballaggi (CONAI).
Il documento presenta dati sulla gestione dei rifiuti di imballaggio, evidenziando sia progressi che criticità. Negli ultimi anni, si è osservato un aumento della quantità di materiali avviati al riciclo, grazie agli accordi tra comuni e CONAI, che prevedono un supporto economico per la raccolta differenziata. Tuttavia, permangono sfide legate all’efficienza del sistema, alla disomogeneità territoriale e alla necessità di migliorare la qualità dei materiali raccolti.
Il rapporto evidenzia differenze significative tra le regioni italiane in termini di efficienza della raccolta differenziata e del riciclo. Il Nord Italia continua a registrare le migliori performance, con regioni come Veneto, Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna che raggiungono percentuali di raccolta differenziata superiori al 70%. Questo risultato è attribuibile a un’infrastruttura più sviluppata, a investimenti nella sensibilizzazione e a un’organizzazione più efficiente del servizio.
Nel Centro Italia, la Sardegna spicca con risultati ormai migliori rispetto alla gran parte delle altre Regioni, anche del nord, soprattutto grazie all’incentivazione economica della tariffa puntuale, mentre regioni come Toscana e Marche mostrano buoni risultati, con una raccolta differenziata in crescita costante, sebbene permangano alcune difficoltà nella gestione della filiera del riciclo. Il Lazio, invece, presenta ancora criticità legate alla gestione dei rifiuti urbani, soprattutto nelle aree metropolitane come Roma.
Nel Sud Italia, sebbene si registrino miglioramenti, le percentuali di raccolta differenziata rimangono generalmente più basse rispetto al resto del Paese. Regioni come Campania e Puglia stanno facendo progressi significativi, grazie a nuove strategie di gestione e a campagne di sensibilizzazione, mentre altre aree, come Calabria e Sicilia, faticano ancora a raggiungere standard elevati a causa di carenze infrastrutturali e difficoltà amministrative.
Il rapporto sottolinea il ruolo dell’innovazione tecnologica nella gestione dei rifiuti urbani. L’introduzione di strumenti digitali e nuovi processi di selezione consente di migliorare il riciclo, ma restano da affrontare criticità legate ai costi e all’infrastruttura necessaria per un’efficace implementazione su scala nazionale.
Sebbene il sistema di gestione dei rifiuti abbia compiuto progressi significativi, il rapporto mette in evidenza la necessità di un ulteriore rafforzamento delle politiche di sensibilizzazione e formazione per coinvolgere cittadini e imprese in un modello di economia circolare più efficiente. L’evoluzione futura del settore dipenderà dalla capacità di affrontare le criticità attuali e di promuovere un approccio più equilibrato tra sostenibilità ambientale ed efficienza economica.