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Riciclo di rifiuti ingombranti, a Genova Amiu prepara un mercatino online

Un market place per il riciclo dei rifiuti ingombranti. Si tratta del progetto Efficacity che Amiu sta mettendo a punto, insieme a diversi partner, con un budget di due milioni di euro per metà finanziati da Regione Liguria con fondi europei. Con 6 partner (Algowatt, Camelot,  Gter, Circle, Colouree, Flairbit) Amiu sta mettendo a punto il software che permetterà ai cittadini di fotografare il rifiuto da dare via e immetterlo nel mercato virtuale: da lì, potrà prendere la via del riuso, e Amiu non interverrà, oppure del riciclo, con i canali di ritiro dell’azienda dei rifiuti.  

Il software è in via di elaborazione, il progetto dovrebbe partire all’inizio del 2022 per una durata, sperimentale, di 18 mesi. 

“La Regione ha investito un milione di euro in questa iniziativa in cui crediamo – ha detto l’assessore allo Sviluppo economico, Andrea Benveduti – I nostri nonni prima di dismettere un oggetto ci pensavano a lungo: lo portavano in campagna, lo passavano a un vicino. Oggi si butta via tutto appena si rompe e non si aggiusta più nulla”. PUBBLICITÀIl presidente di AMIU, Pietro Pongiglione, osserva: “Questo progetto è un esempio di prevenzione e collaborazione specie per gli ingombranti che sono più difficili da smaltire, ma anche più semplici da rielaborare dal punto di vista delle potenzialità. Poi c’è la collaborazione, tra pubblico e privato. Infine, l’aspetto ecologico che precorre i tempi della transizione ecologica”. 

Tiziana Merlino, direttrice operativa: “Un anno fa abbiamo fatto il primo brain storming sul progetto e siamo stati in qualche modo precursori della transizione ecologica, non è solo un riciclo ma, anche, un riuso”. 

Fonte: il Secolo XIX

PlasTiPremia: Genova prima città italiana per numero di ecocompattatori

Neanche due mesi di entrata in attività e la raccolta dei primi 4 eco raccoglitori PlasTiPremia sfonda il muro delle 250.000 bottiglie e flaconi conferiti.  A fine 2020 sono stati installati in altri quartieri ulteriori 8 eco-compattatori dalla maggiore capienza, così Genova raccoglie un eco-primato come città italiana dal più alto numero di postazioni dove ottenere premi in cambio della plastica.

Ora i genovesi conferiscono in media 5.000 pezzi al giorno: una raccolta differenziata di altissima qualità e il palmares della macchina più produttiva è da assegnare alla Foce con l’eco-raccoglitore di piazza Paolo da Novi con 108.064 pezzi, a seguire 63.359 a San Teodoro zona via Bologna, poi 53.018 a Certosa in zona metro via Brin e 36.061 pezzi in piazzale Rusca a Quinto: per un totale di 260.502 pezzi conferiti.

Gli ulteriori eco-compattatori “PlasTiPremia” saranno in questi punti e si potrà conferire già da martedì 19 gennaio 2021:

– Municipio Ponente – Prà (Stazione ferroviaria nella fascia di rispetto di Prà)

– Municipio Medio Ponente – Sestri ponente (dal mercato del Ferro)

– Municipio Medio Ponente – Cornigliano (parcheggio pubblico ingresso giardino lineare adiacente stazione)

– Municipio Centro Ovest – Sampierdarena (piazza Vittorio Veneto)

– Municipio Centro Est – Castelletto (piazza Manin)

– Municipio Bassa Valbisagno – Marassi (piazza Galileo Ferraris)

– Municipio Bassa Valbisagno – San fruttuoso (piazza Martinez)

– Municipio Media Valbisagno – Molassana (giardini Ponte Fleming)

Nel primo periodo ci saranno 12 informatori ambientali che presidieranno gli impianti e saranno a disposizione dei cittadini per spiegare il funzionamento degli ecocompattatori

«Si tratta di un progetto in cui Regione Liguria ha creduto fin dall’inizio, e che ha portato a risultati assolutamente incoraggianti – commenta il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – con ben oltre 200 mila pezzi raccolti in pochi mesi con sole 4 macchine. È la prova che iniziative come queste, capaci di unire salvaguardia dell’ambiente, riciclo e incentivi, funzionano e si inseriscono in modo fruttuoso nella più ampia strategia varata da Regione Liguria per i potenziamento della raccolta differenziata. Senza contare poi – conclude Toti – il fatto che si vada a sostenere direttamente la mobilità sostenibile, assieme al piccolo commercio e alla cultura, ambiti che oggi più che mai hanno bisogno di tutto il supporto possibile»

Ma per il 2021 il progetto vuole arrivare a dotare ogni municipio di Genova con almeno due compattatori per un totale di 18 punti di conferimento.

«Quello di Genova è un risultato straordinario raggiunto grazie al contributo dell’Amministrazione Comunale, dell’Azienda di Igiene Urbana, delle Istituzioni e dei cittadini e rappresenta un valido esempio di come si possa lavorare in maniera sinergica con il territorio – aggiunge Giorgio Quagliuolo, Presidente Corepla -. Numeri importanti che dimostrano che la collettività, se dotata dei giusti stimoli e di un’organizzazione efficiente, può contribuire in modo attivo a migliorare il tasso di intercettazione dei contenitori per liquidi e incrementare la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di riciclo del nostro Paese». 

Dichiara Marco Bucci, sindaco di Genova: «Presentando il piano industriale di Amiu, qualche giorno fa, ci siamo imposti obiettivi competitivi ma indispensabili per la raccolta differenziata a Genova. Negli ultimi anni il livello di differenziata è cresciuto ma non con i ritmi che ci potevamo attendere e ora dobbiamo cominciare a correre. Serve la partecipazione di tutta la cittadinanza dalla quale auspichiamo una piena collaborazione nel conferimento corretto dei rifiuti. – aggiunge il sindaco Bucci- Il progetto PlasTiPremia è un ottimo incentivo ad una raccolta differenziata di qualità e uno stimolo per il cittadino che può comprendere come il rifiuto possa essere un valore. La prima parte del progetto è stato un successo autentico, sono convinto che lo sarà ancora di più in questa seconda fase e, quando raggiungeremo tutti e nove i municipi con due macchine “mangia plastica” per territorio, potremo anche lanciare la sfida per vedere quali municipi sono più virtuosi».

«Sono particolarmente soddisfatto dei risultati che stiamo ottenendo a soli due mesi dall’avvio di questa iniziativa – continua Matteo Campora, assessore all’ambiente del Comune di Genova -. Questo successo dimostra la strategia vincente di un progetto nel quale, come amministrazione comunale, crediamo molto. Estenderlo in tutti i Municipi ne esalterà il valore e gli effetti globali legati alla particolare sensibilità mostrata dai nostri cittadini. Fare di Genova la prima città italiana per numero di ecocompattatori ci rende particolarmente orgogliosi».

Sottolinea Pietro Pongiglione, Presidente AMIU Genova: «Oltre al piacere di permettere ad altri cittadini di usufruire della raccolta punti degli ecocompattatori. Con queste nuove macchine, oltre alla plastica si potranno conferire anche i piccoli rifiuti di apparecchi elettrici ed elettronici: una comodità in più che si aggiunge alle isole ecologiche e agli Ecovan ».

I genovesi che vorranno usufruire di sconti, premi e coupons dovranno conferire esclusivamente bottiglie e flaconi in plastica. Per avere sempre sotto controllo i propri conferimenti e i punti accumulati si può utilizzare la app “PlastiPremia” con l’utilizzo della propria tessera sanitaria oppure raggruppare gli scontrini che vengono emessi ad ogni consegna di plastica agli ecocompattatori.

«L’Istituto Ligure per il Consumo ha fortemente voluto la realizzazione del Progetto ‘PlasTiPremia’: i consumatori vogliono affrontare l’emergenza ambientale partendo anche da piccoli gesti che evidenziano però l’importanza di comportamenti virtuosi. – concludono Furio Truzzi Emanuele Guastavino, rispettivamente Presidente e Vicepresidente Istituto Ligure del Consumo – L’iniziativa rientra per noi nell’ambito del Progetto “Dal Solco al Sole”, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e promosso da Regione Liguria, che propone nuovi modelli comportamentali rispettosi dell’ambiente e di sensibilizzare i cittadini sui temi dell’economia circolare: l’installazione degli eco raccoglitori rientra pienamente in questo spirito e tutte le associazioni liguri dei consumatori riunite nel nostro Istituto ne sono orgogliose».I partner del progetto “PlasTiPremia” sono insieme ad AMIU, Istituto Ligure del Consumo, Comune di Genova, il consorzio COREPLA e Regione Liguria.

Genova – Bicchieri di silicone e “a rendere” allo Stadio Ferraris che diventa plastic free

Niente più plastica all’interno dello stadio Luigi Ferraris e bicchieri di silicone “a rendere” obbligatori durante le partite del prossimo campionato.
Novità nella gestione extra sportiva dello stadio di calcio di Genova con Amiu che, dal prossimo campionato, introdurrà l’uso obbligatorio dei bicchieri in silicone al posto di quelli di plastica e con la formula del “vuoto a rendere”.

La novità è stata presentata da Amiu attraverso il suo profilo Facebook e riguarda un’anticipazione di ciò che avverrà con l’inizio della nuova stagione calcistica.

Allo stadio Luigi Ferraris di Genova arriveranno infatti i bicchieri in silicone grazie ad un accordo firmato tra PCUP Srl (i produttori dei bicchieri), B Cafè (il catering dello stadio) e Amiu, va ad inserirsi all’interno del progetto Life Tackle, che prevede una trasformazione degli impianti sportivi per renderli luoghi sempre più ambientalmente sostenibili.

I nuovi bicchieri in silicone 100% italiano e made in Genova, verranno utilizzati da prima nella Tribuna del “Ferraris” con un primo stock da 4 mila unità.

L’acquisto della prima fornitura di bicchieri è stato portato a termine grazie ai fondi del progetto Life Tackle. Con i primi bicchieri in silicone anche lo stadio di Marassi inizierà il suo percorso per diventare sempre più plastic-free.

La formula utilizzata sarà quella del “vuoto a rendere” ovvero il bicchiere dovrà essere restituito a fine partita in appositi punti di raccolta. Amiu non ha ancora chiarito se sarà necessario o meno versare una cauzione o se, invece, ci si appellerà semplicemente al “senso civico” degli utilizzatori con risultati abbastanza prevedibili.

L’esperimento con bicchieri “a rendere” è già stato effettuato in altre zone della città, interessate ad esempio alla Movida e la formula della “caparra” ha sempre dato risultati ben più incoraggianti.
Chi acquista la bevanda, insomma, paga una cifra tra 1 e 2,50 euro che vengono restituite una volta che il bicchiere è stato restituito. In questo modo anche i bicchieri “abbandonati” trovano sempre una mano gentile che li riporta ai punti di raccolta per avere la cauzione.
Nei Paesi dove si è tornati alla caparra per bottiglie, bicchieri e lattine, il numero degli oggetti abbandonati si è drasticamente ridotto.

Fonte: LiguriaOggi