Articoli

Modugno: ricicloni contro l’inceneritore

Modugno è un Comune di 38.000 abitanti confinante con Bari. Capofila dell’ARO Bari 2, dal 2016 ha implementato un sistema di raccolta dei rifiuti basato sul porta a porta spinto (per tutte le frazioni) e sulla tariffazione puntuale, ovvero sull’applicazione pratica del principio “chi più inquina, più paga” applicato alla gestione degli RSU. I risultati non si sono fatti attendere. In pochi mesi si è passati dal 9% di raccolta differenziata a superare stabilmente il 70%. Risultati condivisi dagli altri Comuni dell’ARO Bari 2, che risulta il più riciclone dell’intera regione.
La giunta che ha dato il via alla “rivoluzione green” ha terminato il suo mandato e, nell’ottobre 2020 è stata sostituita da quella oggi in carica, che non lesina sforzi per migliorare ulteriormente la situazione, ottenendo ottimi risultati pur in un contesto emergenziale come quello dettato dalla pandemia.

Ironia della sorte, proprio ai confini di una realtà virtuosa e rispettosa delle indicazioni europee sulla gestione del ciclo rifiuti, si pensa da anni di costruire un inceneritore, scatenando le reazioni di cittadini ed amministrazioni locali.

Di tutto questo parliamo con Gianfranco Spizzico, assessore all’ambiente del Comune di Modugno

Assessore buongiorno. Ripercorriamo velocemente la storia di Modugno? Da quale situazione si partiva?

La nostra amministrazione si è insediata ad ottobre 2020. L’organizzazione della raccolta dei rifiuti solidi urbani era disciplinata da un contratto già in essere che prevedeva un sistema avanzato di raccolta differenziata basata sul porta a porta spinto. Una modalità di raccolta che ha portato nel luglio 2016, nel volgere di un solo mese, a passare dal 9 al 46% di Raccolta differenziata, per poi arrivare ai livelli attuali stabilmente sopra il 70%. Il tutto agevolato dal fatto di essere inseriti in un sistema di ambito ottimale, l’ARO Bari 2, il primo a costituirsi in Puglia sotto il governo e la supervisione del governo regionale e con il comune di Modugno Capofila.
Al nostro insediamento abbiamo messo in campo attività ulteriori con il fine di potenziare un servizio già di per sé buono, a partire dallo spazzamento e il lavaggio meccanico delle strade. Il servizio è partito nell’aprile 2021, senza costi aggiuntivi per il Comune e la cittadinanza, con un riordino di quanto era stato messo in capitolato a base di progetto. Nonostante l’emergenza pandemica, stiamo rilanciando campagne di comunicazione e sensibilizzazione. Abbiamo istituito un nucleo di guardie zoofile che aiuteranno, sensibilizzeranno e formeranno i cittadini per evitare un “conferimento improprio” sui marciapiedi.
Infine abbiamo ampliato l’attività del Centro Comunale di Raccolta itinerante che oggi copre nuove zone in precedenza non coperte.

Questa amministrazione ha tutta la forza e la volontà di continuare ad ampliare il servizio senza costi aggiuntivi per i cittadini, con una riorganizzazione dei servizi oggi a capitolato e con un’attenzione particolare a quello che sarà il prossimo bando”.

Un ottimo punto di partenza e progetti ambiziosi per il futuro, ma a che punto siamo oggi?

Ad aprile 2021, nonostante il grosso impatto negativo che la situazione pandemica ha avuto sull’increnmento dei rifiuti indifferenziati, ci siamo stabilizzati sui 72,5%. Siamo riusciti a gestire l’emergenza legata alla seconda ondata ed all’aumento dei casi di positività da Covid: appena insediati abbiamo istituito un servizio di raccolta dedicato per tutte i cittadini sottoposti a quarantena, mantenendo di fatto gli stessi livelli di raccolta differenziata raggiunti in precedenza. Lo consideriamo un successo per l’amministrazione.

Il focus attuale è certamente sui controlli dei conferimenti non conformi. Abbiamo creato una vera e propria task force che opera e vigila sul rispetto delle norme di conferimento. Inizialmente operava solo nei giorni del conferimento della frazione indifferenziata, il venerdì e il sabato. In questo momento stiamo ampliando i controlli anche ai giorni infrasettimanali e agli altri materiali, a tutto vantaggio della qualità delle frazioni differenziate. Un’attività che ci permetterà un più semplice ottenimento della prima fascia di qualità e quindi più remunerativa per il Comune in funzione dell’accordo Anci.Conai.

Fatta la raccolta col porta a porta il passo successivo è stato quello della tariffazione puntuale. Una scelta condivisa da cittadinanza e amministrazione?

Assolutamente sì. Con orgoglio possiamo affermare che, a fronte di un servizio di eccellenza, quella del 2020 è stata la TARI più bassa della Puglia.
Come da norme, la TARI deve coprire l’intero costo del servizio. Noi abbiamo un servizio importante e strutturato. Ciò nonostante le bollette dei cittadini si sono lievemente contratte nel tempo, anche a fronte di un servizio decisamente oneroso.
Il nostro lavoro è un work in progress costante, basato su un servizio efficiente, controlli efficaci e un’opera di formazione e sensibilizzazione della cittadinanza. Attraverso la struttura tecnica e tecnologica implementata a supporto della tariffazione puntuale possiamo monitorare tutti i conferimenti dei cittadini, e ci rendiamo conto che c’è chi conferisce correttamente e con regolarità e chi non lo fa. Stiamo valutando la possibilità di implementare una ulteriore tariffazione scontata per i cittadini virtuosi, che vada a penalizzare quelli che virtuosi non sono.
Abbiamo registrato casi di utenze che addirittura non conferiscono praticamente mai l’indifferenziato, evidentemente abbandonandolo altrove. Stiamo procedendo con un controllo del territorio, anche con il supporto di Legambiente, con una nuova attività di sorveglianza.

Modugno è in tutta evidenza un caso di studio ed un esempio virtuoso a livello nazionale. Ciò nonostantesi è tornati a parlare con insistenza del nuovo inceneritore. Qual è la posizione dell’amministrazione?

La nostra è un a posizione di netta contrarietà, netta contrarietà, netta contrarietà. Lo ribadisco tre volte, per non essere frainteso.
Il Comune di Modugno applica e sostiene i principi dell’economia circolare, per i quali i rifiuti sono risorse e non materiale da incenerimento. Certo, il modo più semplice di risolvere l’emergenza rifiuti sarebbe quella di imboccare la strada dell’incenerimento, ma non sarebbe coerente con la missione che l’ARO Bari 2 si è dato, ovvero di ridurre i rifiuti, di riutilizzarli e riciclarli, garantendo alle future generazioni un pianeta più pulito e sostenibile, così come ci viene richiesto dalle normative europee e dai movimenti di mobilitazione internazionali. Dobbiamo fare ognuno la nostra parte e stare vicino alle generazioni più giovani, generazioni a cui tengo particolarmente e che incontro tutte le volte che posso, sfruttando l’attuale regime di DAD. (SC)

ARO Bari 2: i Comuni contro il progetto di un nuovo inceneritore

L’ARO BA 2 è l’organizzazione del servizio di spazzamento, raccolta e trasporti dei rifiuti da parte delle aggregazioni dei comuni di Modugno (capofila), Sannicandro di Bari, Bitetto, Binetto, Bitritto, Giovinazzo e Palo del Colle.
Nei comuni coinvolti nell’AroBa2 è previsto un servizio di raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta con l’applicazione della “tariffazione puntuale”, sviluppato con il supporto tecnico di ESPER prima per la redazione di un nuovo Piano Industriale dei servizi di raccolta e igiene urbana finalizzato all’implementazione della raccolta domiciliare e della tariffa puntuale e poi in qualità di DEC . I risultati non si sono fatti attendere: nel 2018 l’ARO Bari 2 superava la percentuale del 75% di RD.

Oggi, torna d’attualità lo spauracchio di un nuovo impianto di incenerimento alla periferia di Bari. Uno smacco per chi nell’ultimo decennio si è speso ed ha lottato per la crescita della raccolta differenziata e il conseguente abbattimento della frazione indifferenziata destinata a smaltimento.
I Sindaci dei Comuni dell’ARO hanno firmato una lettera congiunta di ferma presa di posizione contro l’ipotesi del nuovo inceneritore.

Lunedì, 26 aprile 2021


I Sindaci Aro Bari 2 “Ribadiamo il nostro no all’impianto Newo”

Accogliamo con grande soddisfazione le dichiarazioni del Sindaco di Bari, Antonio Decaro, in merito alla vicenda “Impianto Newo Spa” con le quali esprime la ferma contrarietà all’insediamento nel proprio territorio comunale di un inceneritore. Sin dall’inizio, abbiamo espresso con determinazione il nostro NO a quel progetto, dando voce alle migliaia di cittadini delle nostre Comunità.

 
L’Aro Bari 2 è stato il primo Ambito a partire con la raccolta differenziata ed è tutt’ora uno dei più virtuosi dell’intera Puglia, con percentuali complessive superiori al 75% di raccolta differenziata. Abbiamo proposto ricorso al TAR, come Comune di Modugno e come Comuni tutti dell’Aro Bari 2 contro i provvedimenti autorizzativi regionali e contro la realizzazione di un impianto dal significativo impatto ambientale, che non rispetta nè i principi dell’economia circolare, nè le direttive europee.

Siamo pronti a combattere fino alla fine, accanto al Comune di Bari, in tutte le sedi, affinchè i nostri territori non siano ulteriormente minacciati dall’attivazione di impianti non desiderati che, come in questo caso, rischiano di generare effetti gravosi per la salute dei nostri concittadini.

Pertanto chiediamo con forza al Governo regionale di esprimersi sulla questione e di mantenere la decisione concordata con i Sindaci durante l’incontro di qualche anno fa, nel novembre 2018, quando si convenne che l’impianto Newo sarebbe stato stralciato dal nuovo Piano Regionale dei Rifiuti e che le comunità sarebbero state ascoltate.

I sindaci Aro Bari 2

Sindaco di Modugno Nicola Bonasia,

Sindaco di Binetto Vito Bozzi,
Sindaca di Bitetto Fiorenza Pascazio,
Sindaco di Bitritto Giuseppe Giulitto,
Sindaco di Giovinazzo Tommaso de Palma,
Sindaco di Palo del Colle Tommaso Amendolara,
Sindaco di Sannicandro di Bari Giuseppe Giannone

Bitritto, il Riciclone di Puglia

Bitritto è un Comune di 11.000 abitanti in Puglia. Rappresenta l’eccellenza pugliese per quel che riguarda la gestione dei rifiuti: una raccolta differenziata pari all’83% e una produzione di residuo di soli 59 kg/abitante anno. Numeri che la mettono al vertice regionale e che fanno di Bitritto l’unico Comune pugliese ad essere stato premiato da Legambiente contemporaneamente sia come Comune Riciclone che come Comune Rifiuti Free.

grafico_Bitritto

 E dire che solo a fine 2016 la percentuale era ancora su livelli estremamente bassi, che non raggiungevano nemmeno il 20%

perc_RD_Bitritto

Con l’aumento della raccolta differenziata si è assistito ad un contemporaneo calo della produzione dei rifiuti prodotti raggiungendo quota 326 kg/abitante all’anno con un abbattimento di oltre 100 kg pro capite.

 produzione_Bitritto

 Ne parliamo con il sindaco di Bitritto, il dottor Giuseppe Giulitto

Sono orgoglioso del lavoro che stiamo svolgendo! Il Comune di Bitritto è stato premiato da Legambiente come Comune Riciclone della Puglia per i risultati ottenuti nel 2017. Non solo, però: siamo stati premiati anche a livello Nazionale: per la prima volta un Comune Pugliese riceve il premio come Comune Riciclone, ma anche come Comune Rifiuti Free. Due premi differenti legati da una parte alla percentuale di raccolta differenziata che ha sfiorato l’83%, dall’altra alla produzione di secco residuo pro capite che è intorno ai 59 kg/abitante all’anno.

Una storia di eccellenza recente. Da dove si partiva?

Il Comune di Bitritto fa parte dell’ARO Bari 2, con capofila Modugno. Nel 2014 è stato dato l’incarico ad ESPER per la redazione di un nuovo piano industriale  dei servizi di raccolta e igiene urbana per l’implementazione della tariffa puntuale. Sulla base di questo si è andati a gara e nel 2016 si è partiti con il nuovo servizio. L’ARO Bari 2 devo dire che funziona particolarmente bene, tanto da ottenere il plauso del dott. Cantone dell’ANAC per come si è svolto il percorso tecnico, amministrativo e anche giuridico che ha portato al nuovo servizio*.
Si è partiti nel luglio 2016 con una fase di start-up in cui abbiamo avuto un confronto pressoché quotidiano con la cittadinanza. E credo questo sia stato il segreto del successo di una pianificazione di per sé già ottima: i cittadini di Bitritto hanno vinto una scommessa culturale. A questo si aggiungano una ditta come la S.i.Eco che svolge bene il proprio lavoro, gli uffici dell’Aro Bari 2 che hanno guidato l’operazione in maniera magistrale, la ESPER che ne controlla l’operato attraverso il servizio DEC, e il risultato non poteva essere differente da questo.  Il servizio vero e proprio è partito a novembre 2016, e da subito abbiamo avuto risultati eccellenti.

Nel 2015 la media della raccolta differenziata era di poco superiore al 15%…

Si. Nel 2015 avevamo una differenziata attorno al 15% ed uno smaltimento attorno al 85%. Il dato interessante è che in un anno siamo riusciti a capovolgere queste percentuali, sostanzialmente. È questo il grande risultato che abbiamo ottenuto con la collaborazione di tutti.
Ci tengo a sottolineare come i cittadini del Mezzogiorno d’Italia possano vincere queste scommesse, infrangendo luoghi comuni.

Dove vuole andare Bitritto? Quali sono i prossimi passi?

Il primo obiettivo è quello di rispettare gli step già previsti: ovvero il passaggio a tariffazione puntuale. Uno strumento che responsabilizza ancora di più il cittadino premiandone i comportamenti virtuosi. Arriverà il momento in cui il cittadino pagherà realmente per la quantità di rifiuto indifferenziato che produce.
Ovviamente questo concorrerà al fatto di avere un Comune sempre più pulito, sempre più all’avanguardia in cui anche il trattamento del rifiuto diventi una risorsa. Attraverso la differenziata infatti stiamo avendo nuove disponibilità economiche in entrata, che andranno a favore dei cittadini stessi sia in termini di servizi più efficienti che di vantaggio economico. UN premio che è giusto che i veri artefici di questa rivoluzione culturale possano avere.

 

*Fra i Comuni dell’ARO Bari 2, seguito da ESPER, anche Bitetto è stato premiato come Comune Riciclone

Puglia, quando il Sud è virtuoso

Gli ARO Bari 2 e 5 hanno innestato la quinta marcia ed hanno sforato quota 70%
Italia a due velocità. È questa la metafora con cui tutti gli anni vengono presentati gli studi sull’andamento della raccolta differenziata nel Belpaese. Metafora che, senza dubbio in maniera realistica, segnala la differenza di andamento fra il Nord del Paese ed il Centro-Sud, ma che non segnala i cambiamenti e le tendenze in atto, omologando ampie zone di territorio che omogenee non sono.
È il caso della Puglia, che da qualche anno ha imboccato con convinzione la via della raccolta differenziata e della sostenibilità a tutto tondo.

È di pochi giorni fa la Legge Regionale sugli sprechi alimentari, sono vecchie ormai di anni le prime esperienze virtuose di Comuni come Melpignano, il primo comune in Puglia ad aver avviato un servizio porta a porta nel 2003. Il 30% della popolazione aveva scelto di aderire al compostaggio domestico, grazie anche allo sconto del 10% sulla tassa rifiuti per chi composta in casa il proprio residuo organico, raggiungendo così livelli di assoluta eccellenza in ambito nazionale per quel che riguarda i comuni con meno di 10.000 abitanti. Non è un caso che il suo Sindaco, Ivan Stomeo, sia stato nominato nuovo delegato nazionale Anci per i temi “Rifiuti ed Energia”.

Venendo a tempi più recenti, sono senza dubbio meritevoli di approfondimento le situazioni degli ARO (Ambiti di Raccolta Ottimale) Bari 2 e Bari 5, le prime associazioni di Comuni in Italia a pubblicare (ottobre 2014) un bando di gara “Verde” relativo ai rifiuti assumendo i CAM, i criteri minimi ambientali definiti dal Ministero dell’Ambiente. Il bando di gara, definito con il supporto tecnico della ESPER, prevedeva un affidamento mediante procedura aperta e con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, al fine di raggiungere economie di scala, di massimizzare l’efficienza del servizio e, di pari passo, di centrare gli obiettivi ambientali europei e nazionali di raccolta differenziata. Le aziende hanno l’obbligo di raggiungere il 65% di RD già dal primo anno,  il 70% dal secondo e di introdurre la tariffazione “puntuale” sempre a partire dall’inizio del secondo anno.

Tabella 1 – Composizione degli ARO

ARO (PROVINCIA DI BARI) ARO BARI 2 ARO BARI 5
COMUNI COMUNE DI MODUGNO (CAPOFILA), BINETTO, BITETTO, BITRITTO, GIOVINAZZO, PALO DEL COLLE, SANNICANDRO DI BARI COMUNE DI GIOIA DEL COLLE (CAPOFILA), ACQUAVIVA DELLE FONTI, ADELFIA, CASAMASSIMA, SAMMICHELE DI BARI, TURI
DIRETTRICE/DIRETTORE DOTT.SSA

MARIA ANTONIETTA MAGRONE

DOTT.

GIUSEPPE SANTOIEMMA

POPOLAZIONE 115.000 abitanti 105.000 abitanti
IMPORTO A BASE DI GARA 116 MILIONI DI EURO (IVA ESCLUSA) 104 MILIONI DI EURO (IVA ESCLUSA)
DURATA APPALTO 9 ANNI 9 ANNI

 

Dopo l’aggiudicazione della gara (novembre 2015), l’obiettivo di raccolta differenziata è stato raggiunto e superato in ogni comune nell’arco di tre mesi. Bitetto, Bitritto, Sannicandro di Bari, superano ogni mese l’80% di raccolta differenziata. Palo del Colle e Giovinazzo, superano abbondantemente il 75%, mentre Modugno e Binetto superano il 70%. Nell’Aro Bari 5, tutti i comuni sono costantemente oltre il 70% di raccolta differenziata. Ottima anche la qualità dei materiali raccolti.

Ecco per riassunti in tabella i dati dei due ARO

 

Tabella 2 – Dati ARO Bari 2

Comune abitanti % RD iniziale % RD
feb 2017
Produzione indifferenziato iniziale (Kg) Produzione indifferenziato
feb 2017 (Kg)
% riduzione indifferenziato
Modugno 38.515 6,72 72,17 1.387.490,00 344.340,00 75,18
Sannicandro di Bari 9.982 16,18 88,70 300.040,00 43.700,00 86,00
Bitritto 11.278 10,05 82,32 346.760,00 48.860,00 85,91
Binetto 2.184 21,52 81,30 57.910,00 16.020,00 72,34
Bitetto 11.971 12,70 77,76 341.980,00 79.040,00 76,89
Giovinazzo 20.480 12,70 76,94 842.740,00 136.320,00 83,82
Palo del Colle 21.700 8,09 72,84 677.820,00 146.800,00 78,34

 

Tabella 3 – Dati ARO Bari 5

Comune abitanti % RD iniziale % RD Produzione indifferenziato iniziale (Kg) Produzione indifferenziato % riduzione indifferenziato
feb-17 feb 2017 (Kg)
Casamassima 19 903 6,77 78,41 701.150,00 107.220,00 84,71
Sammichele di Bari 6.518 4,89 78,91 233.160,00 30.700,00 86,83
Acquaviva Delle Fonti 20.807 14,4 72,56 709.129,00 158.780,00 77,61
Turi 13.034 27,31 76,78 431.540,00 82.300,00 80,93

 

I risultati parlano chiaro: tutti i Comuni sono oltre il 70% di RD, con punte sopra l’80%. Ma il dato più interessante è la riduzione della frazione residua (indifferenziato), quella il cui smaltimento rappresenta una voce di costo esorbitante per le amministrazioni Comunali, che alimenta inceneritori o discariche. Una riduzione superiore al 75%, con punte oltre l’85%.

Se è vero che l’Italia è un Paese a due velocità, gli Aro Bari 2 e Bari 5 sono parte dell’Italia che corre veloce.

RASSEGNA STAMPA – VIDEO – Rifiuti, gara Aro Bari2: 5 società ammesse, una esclusa

Conclusa la fase della valutazione tecnica delle buste

Cinque ammesse e una esclusa: esaurita la prima fase, quella tecnica, della gara d’appalto da 132 milioni di euro per nove anni per la gestione unica dei rifiuti Aro Bari 2 (che coinvolge i comuni di Binetto, Bitetto, Bitritto, Giovinazzo, Modugno, Sannicandro e Palo del Colle). Delle 6 aziende che si sono presentate, è stata esclusa la Linea Gestioni srl di Crema (la stessa che nei prossimi giorni presenterà ricorso). Le altre 5, costituite in Ati (associazione temporanea di impresa), invece, sono state ammesse, con riserva, alle verifiche sulle dichiarazioni fatte in sede di gara. Sono: Eco Nord di Milano in associazione con Tra.de.co di Altamura rispettivamente al 63% e al 37%. L’Asv San Galli di Monza è in Ati con Avr di Roma e Asv di Bitonto al 64%, 28% e 8%. Ambiente 2.0 di Assago è invece il consorzio costituito da Pianeta Ambiente al 2% e Aimeri Ambiente al 98%. Il Cns di Bologna ha invece come imprese esecutrici Navita di Modugno al 42% e A.s.a. di Latina al 32%. Cogeir e Imprtesa dal Fiume sono in Ati con Cns al 17% e all’8,5%. Infine la Recuperi pugliese (capogruppo) ha come imprese mandanti la Teknoservice al 27%, la Camassambiente al 27% e la Tekneko al 18%. Soddisfazione è stata espressa dagli amministratori. In particolare il sindaco di Giovinazzo Tommaso De Palma spiega: “E’ un buon risultato, la commissione sta lavorando bene, si sta procedendo nei tempi previsti. E’ auspicabile che già a marzo ci possa essere l’assegnazione provvisoria”.

Fonte: Punto TV