I nostri valori aziendali

Per E.S.P.E.R. Società Benefit Srl la corretta gestione dei rifiuti deve essere effettuata perseguendo concretamente gli obiettivi della direttiva europea del 2008/98/CE che stabilisce una chiara gerarchia delle attività da porre in atto per gestire i rifiuti urbani: innanzitutto le azioni per la prevenzione; poi le attività di preparazione per il riutilizzo; a seguire ogni azione che favorisca il miglior riciclaggio possibile dei materiali raccolti; successivamente le altre forme recupero (per esempio compostaggio), ed infine smaltimento operato secondo le normative di riferimento. 

E.S.P.E.R. sostiene e condivide in particolare il principio europeo del «chi inquina paga», in base al quale i costi della gestione dei rifiuti sono sostenuti dal produttore iniziale, ed il principio di «responsabilità estesa del produttore».

E.S.P.E.R. opera, inoltre, per favorire la sempre maggiore diffusione dei principi del pacchetto di direttive europea sull’economia circolare che hanno, ad esempio, rafforzato gli obiettivi di riciclaggio e di riduzione dei rifiuti alimentari e marini e le norme relative alla prevenzione dei rifiuti.

Fin dalla sua fondazione E.S.P.E.R. ha deciso di operare per contrastare la problematica assai diffusa nel settore della gestione dei rifiuti del cd. “conflitto di interessi” in particolare per quanto riguarda le modalità di affidamento dei servizi di predisposizione dei progetti e dei relativi atti di gara di servizi pubblici essenziali quali i servizi di igiene urbana. La necessità di fornire un esempio concreto della possibilità di operare esclusivamente a favore degli enti pubblici è testimoniata anche dalla sentenza 1315/2016 dell’8 aprile 2016 del Tribunale Ordinario di Lecce – Prima sezione Penale, la quale ha evidenziato una situazione esemplare di incompatibilità di alcuni progettisti, i quali lavorando ora per il pubblico ora per il privato, hanno consentito l’aggiudicazione illecita di plurimi contratti di appalto, compiendo falsi ideologici in modo tale da massimizzare i profitti di alcune imprese a danno degli enti pubblici. Per il pubblico ministero Dott. Gagliotta, titolare delle indagini svolte con la guardia di Finanza, il professionista a cui era stata affidata la redazione degli atti di gara avrebbe pilotato l’esito delle gare partecipando alla fase preliminare, quindi, preparando atti tecnici e amministrativi sui bandi ed a quella successiva di valutazione e aggiudicazione dei contratti, avvantaggiando il consorzio di imprese per cui aveva redatto il progetto-offerta. A fronte delle suddette politiche aziendali e scelte strategiche i tecnici di ESPER si sono impegnati a:

1. Conformare i propri comportamenti ai principi di lealtà, trasparenza e correttezza, a non offrire, accettare o richiedere somme di denaro o qualsiasi altra ricompensa, vantaggio o beneficio, sia direttamente che indirettamente tramite intermediari, al fine di indirizzare o favorire l’esito di una procedura di gara al fine di distorcerne la relativa corretta esecuzione.

2. Segnalare e/o denunciare agli organi preposti qualsiasi tentativo di turbativa, irregolarità o distorsione nelle fasi di svolgimento di un processo decisionale, di pianificazione o di procedura di gara e/o durante l’esecuzione dei contratti, da parte di ogni interessato o addetto o di chiunque possa influenzare le decisioni relative alla gara in oggetto.

3. Non accettare incarichi da parte di soggetti che promuovono attività antitetiche ai principi europei dell’economia circolare ed alla corretta applicazione della gerarchia di gestione dei rifiuti di cui alla direttiva europea del 2008/98/CE.

4. Non intrattenere rapporti economici o consulenziali con aziende che promuovono e propongono sul mercato brevetti o tecnologie nel settore del trattamento dei rifiuti.

5. Non inserire nei documenti di gara o nei progetti redatti a supporto di enti pubblici locali il vincolo all’adozione di prodotti e/o strumenti tecnologici (contenitori, automezzi, specifici software ecc.) coperti da brevetti esclusivi. Il vincolo all’uso di specifiche attrezzature brevettate limita la competizione sul mercato e determina un indebito vantaggio al solo operatore economico che commercializza le attrezzature o le soluzioni tecnologiche coperte da brevetto. Per evitare che alcuni brevetti essenziali allo sviluppo di alcune soluzioni tecnologiche vengano impiegati in maniera impropria, a livello mondiale è stata infatti sviluppata una soluzione che consiste nel regolare un impegno irrevocabile a concedere la licenza di utilizzo del proprio brevetto a condizioni Eque, Ragionevoli e Non Discriminatorie, ossia a condizioni di utilizzo FRAND (Fair, Reasonable, And Non-Discriminatory) verificate degli organismi di normalizzazione.

6. Promuovere e sostenere la ricerca e l’innovazione tecnologica indirizzata al perseguimento della strategia zero waste per contribuire a diffondere una cultura di responsabilità sociale ed ambientale.

7. Adoperarsi per diffondere e condividere le conoscenze tecniche acquisite collaborando gratuitamente con altre società benefit oppure organismi non a scopo di lucro.

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