Stretta ai monouso in Francia

Secondo la legge sulla transizione energetica varata dal Parlamento francese nel 2015, modificata l’anno scorso con la legge Égalim, dal 1° gennaio 2020 verrà messa al bando in Francia una serie di articoli monouso in plastica, quali bicchieri e tazze, stoviglie e posate, cannucce, vaschette per gelato e carni, insalatiere, contenitori e agitatori per cocktail, chiusure di vetro usa e getta.

Il decreto attuativo, pubblicato nei giorni scorsi (testo integrale), introduce la categoria dei prodotti monouso (à usage unique) ed esenta dal divieto di commercializzazione i prodotti compatibili con il compostaggio domestico e costituiti da almeno il 50% di risorse rinnovabili, deroga valida però solo fino al 3 luglio 2021. Per gli imballaggi previsti dalla normativa, inoltre, l’interdizione scatterà più tardi, anche in questo caso il 3 luglio 2021, per uniformarsi ai dettami della direttiva SUP e non entrare in contrasto con la direttiva sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggio. Fino alla stesa data sarà consentito l’uso di posate in plastica negli istituti penitenziari, ospedali e nel trasporto aereo, ferroviario e marittimo.

Inoltre, il decreto del 27 dicembre introduce una proroga di sei mesi per i prodotti fabbricati o importati prima del 1° gennaio 2020, al fine di consentire lo smaltimento delle scorte eventualmente in magazzino.

Il 1° gennaio scatteranno altri due divieti, relativi alla vendita di bastoncini in plastica per la pulizia delle orecchie e alla distribuzione di acqua in bottiglie di plastica nella ristorazione scolastica.

Infine, il Parlamento francese sta attualmente esaminando progetto di legge sulla lotta contro i rifiuti e l’economia circolare (antigaspillage o anti spreco) che, in virtù di un emendamento, punta a vietare l’immissione sul mercato di tutti imballaggi monouso in plastica entro il 2040

Fonte: Polimerica.it

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