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Articoli

Le Marche puntano sull’economia circolare

11 Marzo 2019/in Economia Circolare, EVIDENZA /da S.Capelli

Filiera circolare, recupero e riciclo, estensione della vita dei prodotti, piattaforme di condivisione eco-sostenibile: le Marche si affidano alla sostenibilità, con il duplice obiettivo di riagganciarsi alle regioni del Nord Italia, che crescono a ritmi più sostenuti, e intercettare le risorse della prossima programmazione europea 2021-2027, che sull’obiettivo «più verde e meno emissioni di carbonio» si annunciano cospicue.
«Questo nuovo approccio può tradursi in nuove opportunità di business e coniugarsi positivamente con il percorso ineludibile della digitalizzazione dei processi produttivi», spiega Manuela Bora, assessore alle Attività produttive della Regione Marche, che ha fatto propri i principi dell’economia circolare, trasferendoli in una legge finalizzata al potenziamento e alla diffusione delle nuove tecnologie digitali. Risorse per 2,6 milioni dei fondi del Fesr, che hanno sviluppato 4,6 milioni di investimenti.
Il tema dell’economia circolare è il cuore pulsante anche dei 4 cluster regionali: manufacturing, e-living, agrifood e arredo (quest’ultimo dedicato alla valorizzazione del made-in, ndr.). «Svolgono un ruolo strategico e propulsivo per la composizione degli interessi e delle progettualità, per la valorizzazione e diffusione di processi e tecnologie pulite nel nostro sistema economico», sottolinea Rosaria Ercoli, presidente della Fondazione Cluster Marche, che aggrega pubblico e privato attorno ai temi della specializzazione intelligente.
Ieri, alla Mole Vanvitelliana, il Closing the loop, eventi nel calendario europeo di Eu Industry Day, ha aperto un dibattito pratico e concreto proprio sul tema dell’economia circolare, su policy, esperienze pilota e best practice, «un esperimento importante per mettere al centro delle Marche il tema dell’economia circolare, partendo dalla prospettiva europea per arrivare al contesto regionale», ha sottolineato Marco Cardinaletti, ceo di Eurocube, società di Ancona in prima linea sulla sostenibilità. Gli imprenditori hanno potuto lavorare su quattro tavoli, focalizzati sui quattro driver dei cluster regionali. Le traiettorie che sono emerse serviranno alla Regione Marche per l’attivazione di uno strumento di incentivo da 1,9 milioni per finanziare le imprese che investiranno nel green, «ideando e sviluppando sistemi più efficienti di rigenerazione, riuso e riparazione dei beni – conclude Bora -, facilitando la manutenzione dei prodotti e aumentandone la durata della vita».
Un progetto ambizioso, che richiede un ripensamento delle strategie e dei modelli di mercato messi in atto dalle imprese, sul quale le aziende marchigiane si sono già mosse: dallo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative per una filiera efficiente e sostenibile dei rifiuti derivanti da elettrodomestici e apparecchiature elettroniche di Green Service alle tecnologie applicate alla coffee-machine professionale brass-less di Simonelli, con caratteristiche uniche di salubrità tazzina, sostenibilità e autopulibilità; dall’idea di business presentata da Linset & Co. per una nuova resina a polimerizzazione Uva prodotta attraverso un processo di conversione di una qualsiasi resina commerciale ai progetti di Iplex, per una serie di collezioni dedicate all’arredo attraverso il recupero di materia prima seconda derivante da processi di lavorazione interna all’azienda.

Michele Romano

Fonte: Il Sole 24 Ore

http://esper.it/wp-content/uploads/2017/05/circolare.png 169 300 S.Capelli http://esper.it/wp-content/uploads/2022/07/Esper-Societa-Benefit-300x146.png S.Capelli2019-03-11 12:10:192019-03-11 12:10:40Le Marche puntano sull’economia circolare

Inceneritori: anche le Marche ricorrono contro lo SbloccaItalia

16 Dicembre 2016/in EVIDENZA, Non categorizzato, Politiche, Raccolta differenziata /da S.Capelli

La Giunta ricorre al Tar contro l’articolo 35 sugli inceneritori, il quale prevede fra l’altro la realizzazione di un impianto di incenerimento dei rifiuti nel territorio marchigiano

Dopo Veneto e Lombardia, i cui ricorsi sono stati variamente bocciati e più volte riproposti, anche la Giunta regionale delle Marche ha deciso che presenterà ricorso davanti al Tribunale amministrativo regionale del Lazio contro il decreto del Governo di applicazione della legge Sblocca Italia. L’articolo 35, in particolare, prevede la realizzazione di un impianto di incenerimento dei rifiuti nel territorio marchigiano.

Ne dà notizia l’assessore all’Ambiente Angelo Sciapichetti.

“Il Dpcm 10/8/2016  prevede la realizzazione nelle Marche di un inceneritore da 190mila tonnellate annue, sulla base di presupposti non condivisibili e non tenendo conto della programmazione regionale, peraltro già approvata dal Ministero dell’Ambiente, che esclude il ricorso a nuovi impianti di trattamento termico dei rifiuti nelle Marche“. Tra le ipotesi previste nelle scorse settimane sulla localizzazione dell’impianto, si era parlato anche dell’ex cementificio Sacci di Castelraimondo. L’assessore precisa: “In particolare  non sono state tenute in considerazione le previsioni virtuose del nostro Piano rifiuti: riduzione del 10,3 per cento di produzione pro capite di rifiuti urbani, riduzione del 6,2 per cento di produzione complessiva di rifiuti e raggiungimento della media regionale di raccolta differenziata al 73,2 per cento, entro il 2020. Anche a voler prescindere da considerazioni ambientali, un termovalorizzatore non è tecnicamente ed economicamente sostenibile nella nostra regione. Inoltre la procedura dovrebbe essere sottoposta a valutazione ambientale strategica, mentre il decreto non la prevede, non permettendo quindi di percorrere strade alternativa all’incenerimento, che siano meno impattanti sull’ambiente e sul paesaggio».
Non solo Marche. Le Marche vanno solo ad allungare la lista di regioni, tra cui Veneto e Lombardia, i cui ricorsi sono  stati bocciati a vario titolo e più volte riproposti, che si oppongono al decreto del Governo di applicazione della legge Sblocca Italia. In questo caso, ad essere contestato è l’articolo 35 che prevede la realizzazione di un impianto di incenerimento dei rifiuti nel territorio marchigiano. Ma la giunta regionale non ci sta: “Abbiamo deciso di ricorrere al TAR Lazio per annullare il decreto e la previsione di un inutile inceneritore nel nostro territorio. Abbiamo sempre sostenuto che faremo tutto il possibile per impedire la realizzazione dell’inceneritore nelle Marche. Utilizzeremo tutte le possibilità che ci vengono concesse dalle norme. Non lasceremo nulla di intentato. Il ricorso va in questa direzione». La procedura non tiene inoltre conto anche della possibile interferenza con le aree protette secondo la normative Ue, come i Siti Natura 2000. Il decreto quantifica in circa 524mila tonnellate il fabbisogno complessivo di incenerimento rifiuti urbani per tutta la macro area del Centro Italia, il 36 per cento del quale dovrebbe essere soddisfatto dalle Marche.
http://esper.it/wp-content/uploads/2016/12/inceneritori.png 169 300 S.Capelli http://esper.it/wp-content/uploads/2022/07/Esper-Societa-Benefit-300x146.png S.Capelli2016-12-16 11:13:102016-12-16 11:13:10Inceneritori: anche le Marche ricorrono contro lo SbloccaItalia

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