Trattativa Italia-EU sulla direttiva SUP: nuova nota EU

Riceviamo e pubblichiamo una nuova nota inviata dalla Commissione Europea alla redazione di Eco dalle Città, in merito alle interlocuzioni intercorse tra Bruxelles e il governo italiano per l’entrata in vigore della direttiva Sup. In particolare si parla di un’eventuale procedura d’infrazione da parte dell’Italia per il suo recepimento parzialmente in contraddizione con la norma e si chairisce ancora meglio questo passaggio: “[…] la Commissione prevede di sviluppare nel 2022 un quadro politico sull’uso della plastica biodegradabile o compostabile, basato su una valutazione delle applicazioni in cui tale uso può essere vantaggioso per l’ambiente, e dei criteri per tali applicazioni”.

Ecco la nota della Commissione:

•      Per quanto riguarda il recepimento del diritto dell’UE, la Commissione monitora assieme agli Stati membri e, se uno Stato membro non rispetta la legislazione dell’UE, verranno seguite le normali procedure (che alla fine possono portare a violazioni, ma che iniziano con un dialogo con il paese). Non ci sono disposizioni speciali per la Direttiva SUP;

•      La Commissione ha annunciato un quadro politico per la plastica a base biologica, biodegradabile e compostabile, nel suo piano d’azione per l’economia circolare 2020 come azione di follow-up della strategia dell’UE sulla plastica. Ulteriori decisioni si baseranno su una valutazione dell’attuazione della direttiva in cui la progettazione per la compostabilità o la biodegradabilità in ambiente aperto può essere vantaggiosa per l’ambiente e dei criteri per tali applicazioni. Nel complesso, è importante sottolineare che in un’economia circolare il riutilizzo deve essere prioritario rispetto all’uso singolo, ed è anche su questo che la Commissione si concentrerà nella sua definizione delle politiche nei prossimi anni;

•      Il lavoro sull’applicazione e sui criteri per le plastiche compostabili e biodegradabili è iniziato già nel 2019 in collaborazione con tutte le parti interessate, tra cui European Bioplastics e Assobioplastiche. Per quanto riguarda le plastiche biodegradabili, un importante contributo è venuto dal Gruppo dei consulenti scientifici della Commissione che ha emesso un parere nel 2020 su “Biodegradabilità delle materie plastiche in ambiente aperto”. Di seguito le principali raccomandazioni formulate dagli esperti alla Commissione (e il link al parere New scientific opinion on the Biodegradability of Plastics in the Open Environment | European Commission (europa.eu):

o   Adottare una definizione di biodegradabilità come proprietà di sistema che tenga conto delle proprietà dei materiali e delle condizioni ambientali specifiche,

o   Limitare l’uso della plastica biodegradabile nell’ambiente aperto ad applicazioni specifiche per le quali la riduzione, il riutilizzo e il riciclaggio non sono fattibili:

§  Dare priorità alla riduzione, al riutilizzo e al riciclaggio della plastica prima di considerare la biodegradazione,

§  Limitare l’uso di plastica biodegradabile nell’ambiente aperto ad applicazioni specifiche in cui la raccolta dall’ambiente aperto non è fattibile,

§  Non considerare la plastica biodegradabile come una soluzione per la gestione inappropriata dei rifiuti o l’abbandono dei rifiuti,

o   Supportare lo sviluppo di test coerenti e standard di certificazione per la biodegradazione della plastica in ambiente aperto,

o   Promuovere la fornitura di informazioni accurate sulle proprietà, l’uso e lo smaltimento appropriati e le limitazioni della plastica biodegradabile;

•      Per quanto riguarda la plastica compostabile, il lavoro continua nel quadro della revisione della direttiva sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio, ancora una volta, in collaborazione con tutte le parti interessate;

•      Per quanto riguarda il quadro politico, la Commissione adotterà entro il secondo trimestre del 2022 una comunicazione che mirerà a fare chiarezza, tra l’altro, sulle definizioni (ad esempio, la plastica biodegradabile si biodegrada in uno specifico ambiente ricevente, la plastica compostabile si biodegrada solo in impianti di compostaggio (per lo più industriali), ecc.), su possibili applicazioni e sui criteri per tali applicazioni (come indicato sopra).

Fonte Eco dalle Città

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