Zero waste Europe: “Direttiva discariche UE rischia un effetto boomerang”

Uno dei cardini del pacchetto sull’economia circolare, adottato nel 2018, è la nuova direttiva sulle discariche. Gli obiettivi strategici della nuova direttiva sono sostanzialmente gli stessi della politica dell’UE sulle discariche definita nel 1999. Tuttavia, un nuovo elemento chiave determinato dalla nuova direttiva è l’obiettivo di minimizzazione delle discariche, che obbliga gli Stati membri a limitare l’importo di rifiuti urbani destinati a essere smaltiti in discarica al 10% o meno di rifiuti urbani generati entro il 2035.

Sebbene l’obiettivo di minimizzazione delle discariche sembri essere in linea con gli obiettivi strategici della direttiva quadro sui rifiuti (massimizzazione della preparazione per il riciclaggio e il riutilizzo, obblighi di raccolta differenziata di tipi specifici di rifiuti) il nuovo obbligo genera anche obiettivi operativi che possono contraddire i principi generali dell’economia circolare dell’ Agenda UE.

Le prove dimostrano che il raggiungimento della soglia del 10% è estremamente impegnativo e può spingere i responsabili delle decisioni a investire sull’incenerimento dei rifiuti in modo da ridurre al minimo le discariche. Questo può creare una situazione di blocco, con i rifiuti costretti a passare dall’incenerimento, contravvenendo ai principi e agli obiettivi strategici del pacchetto sull’economia circolare.
Inoltre, la soglia definita in percentuale potrebbe anche scoraggiare le misure di riduzione dei rifiuti in quanto non importa il quantitativo mandato in discarica, conta solo che sia il 10% del totale.

Per questo motivo, Zero Waste Europe raccomanda di modificare la direttiva sulle discariche in due modi complementari, così da allinearlo ai principi generali e agli obiettivi strategici dell’agenda dell’UE sull’economia circolare:
● Impostare l’obiettivo della discarica facendo riferimento a un anno di riferimento, anziché a “un dato anno”. Ciò premerebbe gli sforzi sulla riduzione dei rifiuti, che sono collocati più in alto nella gerarchia dei rifiuti e dovrebbero essere considerati come “Piano A” per la sostenibilità.
● Adottare un obiettivo di discarica in kg di rifiuti per persona all’anno, anziché una percentuale, in modo da premiare quelle aree (comunità, autorità locali) che stanno attuando strategie di gestione progressiva dei rifiuti per ridurre al minimo la generazione di rifiuti residui. L’obiettivo in kg / persona / anno può sostituire quello in percentuale o semplicemente completarlo stabilendo che uno dei due si applichi.

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