Manifesto per il riciclo nell’economia circolare

Assorimap, Unirima e Assofermet chiedono norme di fiscalità ambientale, incentivi ai mercati di sbocco degli EoW, burocrazia più snella e normativa semplice e chiara.

Tre associazioni in rappresentanza della produzione di materia prima secondaria, “end of waste” (EoW) di carta, metalli e plastica – Unirima, Assofermet e Assorimap – hanno firmato un Protocollo di intesa e lanciato il Manifesto delle “Associazioni del Riciclo a sostegno dell’Economia Circolare” (scaricabile qui).

Le tre associazioni si appellano alle istituzioni  e a tutti gli italiani che hanno a cuore lo sviluppo sostenibile, “per dare un nuovo impulso a un comparto essenziale dell’industria del nostro Paese che ha bisogno di risollevarsi dalla grave crisi generata dal Covid-19”, si legge nella presentazione. Nel manifesto vengono chiesti interventi normativi per creare le condizioni strutturali che permettano la concreta attuazione dei principi dell’economia circolare: fra tutti, la semplificazione del quadro normativo e amministrativo, sia a livello nazionale che regionale, maggiori investimenti nell’innovazione tecnologica e per il trattamento degli scarti di lavorazione non riciclabili.

Tra le proposte avanzate da Unirima, Assofermet e Assorimap , l’adozione di incentivi per supportare la competitività e lo sbocco delle materie prime secondarie/EoW, incoraggiando gli acquisti verdi  della Pubblica amministrazione (Green Public Procurement) e l’introduzione di quote minime per l’inclusione di materiale derivante da riciclo nei nuovi beni, oltre a norme di fiscalità ambientale con misure premianti per i consumi sostenibili.

“L’Italia ha davanti a sé la sfida della Green Economy in cui il settore del riciclo gioca un ruolo decisivo – affermano i firmatari del Manifesto -. Il settore, fondamentale per lo sviluppo dell’economia del Paese, conta circa 45.000 addetti e 4.000 impianti su tutto il territorio nazionale con un fatturato di oltre 20 miliardi di euro”.

Fonte: Polimerica.it

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