Raccolta rifiuti ad Aosta: dopo un solo mese dal nuovo metodo si ritorna al passato

Ad un mese dall’introduzione del nuovo sistema di raccolta rifiuti ad Aosta e, in modo particolare nel centro della città con la dismissione della raccolta porta a porta, si ritorna a questo metodo. Dalla cessazione del porta a porta, avvenuta il primo giugno di quest’anno, con il passaggio alle isole ecologiche sono piovute solo critiche da parte dei commercianti nei confronti dell’amministrazione, per un metodo con parecchie falle:

1- E’ impossibile controllare e rintracciare chi sbaglia
2 – I contenitori sono troppo alti, lo sportello è pesante e non rimane aperto autonomamente, ricade sulle mani dei fruitori e assicuriamo che la sensazione non è per nulla piacevole. Se non si è accompagnati da una seconda persona, si fa davvero molta fatica a conferire
3 – Si sono presto verificati abbandoni di sacchi lungo le strade e ai piedi delle stesse isole
4 – Alcune tessere hanno dato problemi (dopo un solo mese)
5 – Nessuno ha considerato il conferimento in caso di forte maltempo o neve
6 – Nessuno ha pensato di regolare i cassonetti per i commercianti e ristoratori: le aperture sono troppo piccole e permettono l’inserimento di una bottiglia di vetro alla volta, nonché quantità di frazione organica ridicole per un gestore di bar e ristoranti.

Ora si ritorna quindi all’antico, ritorna il porta a porta, cambiando gli orari, non più alla sera, ma al mattino e solo per i commercianti, mentre gli abitanti del centro dovranno continuare ad usare le ecoisole, mentre per tutti gli altri continuerà il porta a porta. I commercianti inoltre dovranno pagare una tassa in più per il porta porta che, rappresenta una vera e propria violazione dell’appalto poichè il porta a porta era già previsto nel contratto di gestione della raccolta rifiuti.

Abbiamo chiesto un parere a Jeanne Cheillon, presidente di Valle Virtuosa, associazione impegnata in prima linea nella campagna referendaria contro il pirogassificatore del 2012 in Valle d’Aosta. «Il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti ha molte falle – ha commentato Cheillon – il risultato infatti è che adesso si ritorna al passato con il ritorno del porta a porta, ma solo per i commercianti, gli abitanti del centro dovranno continuare conferire i rifiuti nelle ecoisole, quindi due modalità diverse di raccolta rifiuti per il centro. Il problema principale è che non sono stati fatti abbastanza incontri informativi con la popolazione sul cambio della raccolta dei rifiuti o sulla nuova differenzita. I problemi dei rifiuti non finiscono qui, con il decreto Bertolaso, tutti i rifiuti che vengono conferiti alla discarica di Aosta sono fuorilegge perché non vengono pretrattati come stabilisce il decreto. Per quanto riguarda la differenziata del vetro, questo viene consegnato male , in pimis per colpa dei cittadini e poi a causa dei camion che raccolgono il vetro che sminuzzano troppo il vetro. Il problema quindi è che anzichè prendere quaranta euro per una tonnellata si rischia di prendere solo dieci euro o, nel peggiore dei casi, che il camion debbe ritornare indietro. Altro dato allarmante è che la raccolta differenziata nell’ultimo periodo sta scendendo parecchio e in un comune è scesa addirittura al 27%. Sono dati allarmanti e senza dubbio bisogna cercare delle soluzioni per i rifiuti e trovare un sistema alternativo alla discarica aumentando la raccolta differenziata in modo da arrivare ad essere una vera e propria valle virtuosa a rifiuti zero. Dobbiamo prendere come modello i comuni virtuosi come Treviso che hanno una produzione  pro capite di soli 58kg di rifiuti indifferenziat. Una soluzione, grazie ad uno studio di Enzo Favoino, potrebbe essere la “Fabbrica dei Materiali”un impianto di trattamento e differenziazione dei rifiuti a freddo che permette migliorare ulteriormente la differenziazione dei rifiuti».

 

Fonte: Eco dalle Città

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